Sorpresa ad Ascea, tartaruga fa capolino tra i turisti

Tartaruga caretta caretta sorprende bagnanti ad Ascea: depone le uova in spiaggia e volontari Enpa mettono in sicurezza il nido

Chiara Esposito
Sorpresa ad Ascea, tartaruga nidifica tra i bagnanti

Nella serata di domenica, un evento insolito ha colto di sorpresa i bagnanti ad Ascea. Una tartaruga caretta caretta ha fatto capolino sul litorale di Ascea Marina, lasciando tutti increduli. Nonostante la presenza dei bagnanti, l’animale è uscito dall’acqua senza alcuna preoccupazione e ha iniziato a deporre le uova sulla sabbia. La scena, tanto rara quanto emozionante, è stata immortalata da coloro che erano presenti sul posto. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo dei volontari dell’Enpa, il nido è stato messo in sicurezza.

Aumentano i nidi di tartarughe in Campania: undici casi registrati

La tartaruga caretta caretta sta facendo sentire la sua presenza in Campania. Finora sono stati registrati dodici nidi di questa specie nella regione. Castelvolturno si aggiudica il primato con ben sei nidi segnalati, seguito da Palinuro con due, e Acciaroli, Eboli ed Ascea con un nido ciascuna. Il dodicesimo nido è stato intercettato proprio questa mattina in località Laura di Capaccio Paestum. Inoltre, sono state riscontrate tracce di risalita in varie altre località, testimoniando la presenza diffusa di questi splendidi animali sulle nostre coste.

Rispettare le tartarughe: regole da seguire in spiaggia

Quando ci si trova di fronte a una tartaruga caretta caretta sulla spiaggia, è fondamentale agire con cautela e rispetto. Durante la fase di risalita e deposizione delle uova, è importante non disturbare l’animale.

In particolare, è sconsigliato illuminarlo con luci o flash fotografici, in quanto potrebbe spaventarsi o sentirsi minacciato.

È consigliabile mantenere una distanza di sicurezza, sdraiandosi sulla sabbia, in modo da non arrecare disturbo o stress all’animale. La tutela di queste affascinanti creature marina è compito di tutti noi, affinché possano continuare a vivere e riprodursi nel loro ambiente naturale.

Condividi questo articolo
Exit mobile version