Sempre più imminente la chiusura di neurologia di Polla: l’allarme della Cisl Fp di Salerno

Federica Pistone
Neurologia Polla

L’Unità Operativa di Neurologia di Polla sempre più vicina alla chiusura. E’ quanto paventato, ma d’altronde già noto, vista l’atavica carenza di personale e la presenza di un solo medico, peraltro prossimo alla pensione.

Le dichiarazioni

La possibile sospensione delle attività di ricovero sia urgenti che elettive, dell’Unità Operativa di Neurologia del Presidio Ospedaliero di Polla, necessita di una urgente risoluzione al fine di ripristinare un servizio essenziale per la comunità locale, già ampiamente provata da oltre due anni di Pandemia, che come noto ha ritardato e rimandato numerose prestazioni Sanitarie e che lede il diritto alla salute dei cittadini”.

Ad affermarlo sono i Delegati Sindacali della Cisl Fp Salerno del Presidio Di Polla, Antonio Cervone, Climaco Gianfranco, Procaccio Giuseppe e Luigi D’Alessio che con una nota indirizzata ai vertici dell’Asl Salerno evidenziano ancora una volta che qualora non sia ben chiara la criticità della possibile sospensione delle attività del reparto di Neurologia.

La sospensione delle attività di Neurologia

Poiché attualmente è presente un solo Dirigente Medico prossimo alla pensione (parliamo di pochi giorni) e che qualora dovesse verificarsi un imprevisto a carico del dirigente Medico, il reparto potrebbe subire una chiusura imprevista che porterebbe ad un grave disservizio per i ricoverati. Una condizione non più tollerabile, segnalata più volte dalla CISL FP di Salerno e del Vallo di Diano ma mai risolta. Per quanto sopra rappresentato, chiediamo immediate soluzioni definitive, tenuto conto che in tale situazione non è possibile assicurare la normale attività assistenziale, fortemente preoccupati per la tenuta dell’intero struttura sanitaria, a partire dall’integrità psicofisica di lavoratrici e lavoratori che sono di nuovo chiamati a far fronte a carenze di organico nonché per cittadine e cittadini che vedono venir meno l’accesso alle cure e quindi la lesione ad un diritto Costituzionalmente garantito”.

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