Schiuma e colorazione verde del mare: segnalazioni dal Cilento al Golfo di Policastro

Gli esperti confermano: nessun rischio inquinamento, solo fenomeni naturali

Ernesto Rocco
Acqua verde e schiuma: possibile inquinamento?

Come ogni anni diverse segnalazioni riguardanti la presenza di schiuma e una strana colorazione verde nelle acque marine stanno giungendo da diverse località costiere, comprese le zone del Cilento, da Capaccio Paestum a Camerota, passando per Agropoli. Nonostante le preoccupazioni, l’Agenzia per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac) assicura che non vi è rischio di inquinamento.

Fitoplancton: la causa dei fenomeni

Secondo quanto riportato dall’Arpac, questi fenomeni sono principalmente attribuibili allo sviluppo di fitoplancton, costituito da microalghe non visibili ad occhio nudo. Questi organismi autotrofi, trasportati dalle correnti marine, sono in grado di creare sostanza organica attraverso la fotosintesi clorofilliana, utilizzando sostanze inorganiche disciolte in acqua e l’energia solare.

La presenza invisibile nel mare

Gli esperti dell’Arpac sottolineano che quando ci immergiamo in mare, dovremmo sempre tenere presente che siamo circondati da un’infinità di organismi invisibili che rendono l’acqua piena di vita. A differenza di una piscina, dove vediamo chi è con noi in acqua, il mare è un ambiente complesso con dinamiche e processi che coinvolgono una varietà di organismi.

Condizioni meteorologiche sfavorevoli

Le ultime settimane sono state caratterizzate da venti deboli e caldi provenienti da sud, che hanno ridotto il ricambio delle acque marine. La persistenza di questi venti ha influenzato anche le brezze marine tipiche dell’estate, che sono fondamentali per il rimescolamento verticale e il trasporto del calore accumulato negli strati superficiali. Questa situazione meteorologica può favorire la proliferazione eccessiva del fitoplancton e avere effetti negativi sulla qualità del mare.

Inquinamento da nutrienti provenienti da terra

Inoltre, l’arricchimento continuo di nutrienti provenienti dalla terra (sostanze inorganiche disciolte in acqua) favorisce ulteriormente e intensifica il fenomeno. Questa situazione può portare a una colorazione anomala delle acque marine e all’insorgenza di fioriture algali, formazione di mucillagini e ammassi gelatinosi galleggianti o sul fondo che, agitati dalle onde o dal passaggio di imbarcazioni, generano schiume.

Nessun rischio inquinamento

Nonostante l’allarme generato da questi fenomeni, l’Arpac conferma che non vi è rischio di inquinamento nel mare. Tuttavia, è importante monitorare attentamente la situazione e prendere precauzioni durante le attività balneari per garantire la sicurezza e la salute dei bagnanti. Nei giorni scorsi rassicurazioni sono arrivate anche dai comuni di Sapri ed Agropoli; in quest’ultimo caso non sono mancate polemiche da parte di chi riteneva che i fenomeni dolorazione del mare fossero collegati alle procedure di rimozione della posidonia.

Condividi questo articolo
Exit mobile version