«Scarsa assistenza sanitaria in Cilento: serve una riorganizzazione»

«È necessario assicurare un adeguato livello di assistenza sanitaria in modo omogeneo su tutto il territorio»

Raffaella Giaccio
Ambulanza

«Il nostro territorio Provinciale sta tornando in un clima di forte incertezza sanitaria.
Ci troviamo davanti ad una sanità non adeguata, rispetto a quella garantita nelle aree interne di altre regioni, e ne rispettosa verso i cittadini tutti
». È quanto sostengono Teresa Astone, responsabile dell’AIFVS APS Cilento e Salerno e Pasquale Luciano Cairone, presidente “Noi uniti per il territorio”. Continua dunque il dibattito su un’assistenza medico-sanitaria giudicata inadeguata nel comprensorio con le aree periferiche che sono quelle che maggiormente risentono delle criticità

La situazione in Cilento

Diverse le criticità segnalate, in particolare nel Cilento dove, osservano, «È fondamentale il servizio di ambulanza e il servizio 118, al fine di garantire la presenza di personale tecnico infermieristico specializzato e medico a bordo. È quindi necessario assicurare un adeguato livello di assistenza sanitaria in modo omogeneo su tutto il territorio, soprattutto nelle aree interne che già soffrono a causa della carenza di strutture e servizi sanitari, nonché della presenza di una rete stradale vergognosa».

L’invito agli amministratori locali

L’appello è rivolto agli amministratori locali affinché, dopo gli ultimi tragici avvenimenti, facciano la loro parte: «È impensabile che con i continui incidenti a tutte le ore del giorno e della notte su tutto il territorio Provinciale non abbiamo ad Agropoli un’ambulanza rianimativa. Impensabile leggere che un presidente della provincia si fregia di portare oltre 150 eventi a Capaccio Paestum e non si preoccupa di garantire ai propri cittadini il diritto alla salute.
Siamo stanchi di dover elemosinare ciò che è un nostro diritto,sancito dalla Costituzione italiana
».

L’appello

Di qui l’invito ad «una programmazione su tutto il territorio per l’organizzazione di servizi di guardia medica e dei presidi di 118 durante tutto questo periodo estivo. Noi cittadini abbiamo bisogno ci certezze e non di proclami», concludono Astone e Cairone.

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