Scarichi nel Solofrone, nuovo allarme inquinamento

Emilio Malandrino

Le acque del fiume Solofrone, naturale confine tra i comuni di Agropoli e Capaccio Paestum, sono diventate di un intenso colore marrone. Frutto, probabilmente, di scarichi illegali da parte forse di aziende presenti nei dintorni. Ne sono certi dal Comitato Ambiente e Territorio secondo cui gli svernamenti non sono soltanto quelli odierni.

La situazione del Solofrone

Sarebbe addirittura una settimana che si assiste inermi ad episodi simili che oltretutto si ripetono da anni.

In passato non sono mancate sanzioni ai danni di aziende locali, ma nonostante il pugno duro gli sversamenti sono proseguiti. Il vasto territorio e la fitta rete di corsi d’acqua e canali rende anche complesso riuscire ad effettuare un monitoraggio completo ma il rischio di danni ambientali che possano compromettere i fiumi e il mare è serio.

L’appello

Ecco perché dal Comitato Ambiente e Territorio chiedono che non solo Capaccio Paestum ma tutti i comuni attraversati dal Solofrone facciano la loro parte. “Capaccio Paestum non può affrontare da sola il problema”, chiosano dal Comitato. 

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