Salerno Danza Festival 2023, la magia dei palcoscenici naturali del Cilento: 18 Spettacoli con 16 compagnie internazionali. Ecco dove

Questo affascinante spettacolo si terrà da sabato 1 a sabato 29 luglio in tre luoghi magici e pregni di storia: gli Scavi archeologici di Velia, Palazzo Ricci e il Giardino degli Ulivi di Ascea

Angela Bonora
Salerno danza

Salerno Danza Festival, l’evento dedicato ai linguaggi della danza contemporanea, torna con la sua edizione 2023. Si tratta di 18 performance e 16 compagnie internazionali in tre incantevoli palcoscenici naturali per tutto il mese di luglio.

La magia di tre palcoscenici naturali

Questo affascinante spettacolo si terrà da sabato 1 a sabato 29 luglio in tre luoghi magici e pregni di storia: gli Scavi archeologici di Velia, Palazzo Ricci e il Giardino degli Ulivi di Ascea.

Gli Scavi archeologici di Velia, antica polis della Magna Grecia e poi città romana, daranno inizio al festival sabato 1 luglio alle 21.15. Qui si terrà la performance “Il Barbiere di Siviglia” di Artemis Danza di Parma, un innovativo “balletto d’azione” che unisce la danza contemporanea ai linguaggi di Rossini.

Il giorno successivo, sempre agli Scavi, la MM Company si esibirà in “Bolero Soirée”, una reinterpretazione del capolavoro di Maurice Ravel, che esplora l’intricato mondo delle relazioni umane.

Il programma

Dal 7 al 15 luglio, Palazzo Ricci – De Dominicis diventerà il palcoscenico principale del Salerno Danza Festival. Qui si esibiranno numerose compagnie, tra cui l’ARB Dance Company con lo spettacolo “Le Persone dentro”, ispirato al libro “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes. Inoltre, Campania Danza presenterà “Canzoniere d’è piccerelle”, un modo per avvicinare i giovani alla musica attraverso la canzone napoletana.

Il 8 luglio, la Compagnia Naturalis Labor presenterà “The day when I chose to be a daughter”, uno spettacolo che indaga sul concetto di “figlianza”. Seguirà la Compagnia Dèja Donnè con “This must be the place”, un progetto coreografico ispirato all’utopia.

Il 9 luglio, la Compagnia Twain porterà in scena “Romanza”, uno spettacolo che trae ispirazione dal cortometraggio Submission di Theo Van Gogh. La performance affronta temi forti, senza alcun timore o allusione, e mostra una cruda consapevolezza della presenza dell’assenza.

Il 14 luglio sarà la volta di Suzanne Miller & Co (Canada) con “Opus”, uno spettacolo che utilizza la danza come forma di conoscenza, memoria e creazione per esplorare le gioie e i dolori dell’essere umano. Nella stessa serata, la Compagnia Concorda presenterà “La ballata di Colapesce”, una leggenda tramandata da materiali orali e scritti di origine siciliana, napoletana e spagnola.

Il 15 luglio, la Compagnia Nina si esibirà in “Symposium”, un’esperienza costruita sull’incontro tra Davide Valrosso e il musicista/artista Tony di Matteo. Lo spettacolo si basa sulla scrittura istantanea e mantiene aperta la possibilità di una narrazione diretta con il pubblico.

Le ultime quattro date del festival si terranno al Giardino degli Ulivi di Ascea, un suggestivo palcoscenico all’aperto circondato da alberi secolari. Qui, il 21 luglio, il Balletto Teatro di Torino presenterà “Play_Bach”, un viaggio emotivo e ludico che esplorerà diverse modalità di ascolto corporeo. A seguire, Contart presenterà “24,42”, un’esplorazione dei cicli della giovinezza e della maturità.

Il 22 luglio, BorderlineDanza offrirà una prima nazionale con la creazione di Claudio Malangone, “Romeo e Giulietta”, accompagnata dalla musica originale di Alessandro Capasso. Inoltre, Across Oceans Arts presenterà “Nine Bronze Pieces” di Maxine Heppner (Canada), un’esplorazione di riverberi, vibrazioni ed impulsi.

Il 28 luglio, Arabesque Dance Company (Vietnam) si esibirà in “Kliselamef (femalesilk) e melting”, uno spettacolo che celebra l’identità e la forza delle donne vietnamite. Successivamente, BorderlineDanza presenterà “Invisible Patterns” della rinomata coreografa Joan Van der Mast.

L’ultimo giorno del festival, il 29 luglio, Borderline presenterà “Thread” di Susan Kempster, uno spettacolo che mette in evidenza le connessioni e l’interdipendenza tra le persone. Subito dopo, Interno 5 offrirà “Cenabis bene”, un lavoro che esplora i dettagli e i segni linguistici, mettendo al centro l’artista e la sua persona.

I workshop offerti durante il festival includono stage con Suzanne Miller il 13 luglio e con Maxine Heppner e Matteo Bittante dal 19 al 22 luglio, presso Palazzo Ricci.

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