Salernitana-Udinese: altro pareggio per i Granata

La Bersagliera non riesce a regalare la vittoria ai propri tifosi: solo 1 a 1 con l'Udinese

Carmine Infante

Salernitana e Udinese si sono rispettate, forse anche troppo nel primo tempo, nel corso del quale sono state copiose le azioni confuse e i passaggi male eseguiti. l’Udinese è uscita con più convinzione dagli spogliatoi, trovando una buona occasione con Lovren e, poi, il goal con Samardzic. A questo punto i Granata hanno reagito con carattere trovando il pareggio con il solito Dia, per poi cercare la vittoria fino al ’97. Buono l’ingresso di Martegani che ha dato prova della propria tecnica con alcune belle giocate. Forse i padroni di casa avrebbero potuto fare qualcosa di più, ma Sousa può essere contento della reazione.

Le scelte tecniche

Lo stadio Arechi è gremito: sono 20 mila i tifosi accorsi per l’esordio casalingo della Bersagliera. Ecco le scelte degli allenatori. Sousa inserisce Dia nell’undici di partenza, allontanate le sirene di mercato, il 10 è pronto a guidare i suoi verso la salvezza. Davanti a Ocìchoa ci sono Lovato, Gyoberg, Pirola. Come quinti giocano Kastanos e Mazzocchi, a completare la mediana Mazzocchi e Coulibaly. Botheim e Candreva a innescare Dia. Risponde l’Udinese con: Silvestri; Perez, Bijol, Kabasele; Ferreira, Samardzic, Walace, Lovric, Kamara; Thauvin, Lucca.

Il primo tempo

Prima occasione Salernitana, recupero, Koulibay trova Pirola al limite che scarica col mancino: a lato di poco (’17). Minuto 24, bella uscita della Salernitana. Candreva libera Koubaly che anziché mettere al centro calcia, ma è troppo defilato, la sfera finisce alta. Dopo il cooling break la Salernitana prova a venire fuori con il possesso. Si sveglia dal torpore Dia che manovra sull’ala e scarica per Bohinen che non fi fa pregare e calcia a giro col sinistro: palla che passa a pochi centimetri dall’incrocio [38). Brivido al ’48 è scomposto Pirola su corner dell’Udinese, per sua fortuna è provvidenziale Ochoa che respinge a mani aperte. Un primo tempo con fasi prive di spunti e con molti errori tecnici. Un perfezionista come Sousa non può essere soddisfatto dei suoi.

Il secondo tempo

Il mister granata prova a scuotere i suoi con l’aggiunta di fosforo: dentro Martegani e fuori Bohinen. Tuttavia, è Samarzic a punire la Salernitana, Lucca mette al centro di testa, a rimorchio Samarzic che ha a disposizione un rigore in movimento e col sinistro fulmina Ochoa: 0-1 Udinese. Gli Ippocampi devono scuotersi, ancora cambi: Bradaric e Cabral per Botheim e Mazzocchi. E’ , però, ancora Samardzic a illuminare per Lovren che calcia: dice ancora di no Ochoa. Mancano 20 minuti alla fine e si scuote la Salernitana, danza sulla trequarti Martegani, da lui a Candreva che imbuca per Dia, che in scivolata sorprende Silvestri sul primo palo. Grandissimo goal del numero 10 che è stato fulmineo e non ha lasciato scampo all’estremo difensore friulano. Sussulta l’Arechi che vuole la vittoria a un quarto d’ora dalla fine. Vicinissima al raddoppio la Bersagliera, quando mancano 10 minuti alla fine. Assolo di Martegani che conduce la palla col mancino e calcia forte sul primo palo dal limite: è necessario il miglior Silvestri per dire di no al raddoppio Granata. Assedio della Salernitana che ci crede, lob di Martegani per Candreva che calcia troppo su Silvestri, la posizione era defilata. Non bastano quasi 7 minuti di recupero per i sogni dei Granata.

L’analisi e il prtagonista

Si sa chi è il bomber, l’uomo decisivo, dunque anche il protagonista: Dia! Non poteva deludere al grande ritorno all’Arechi, dopo un’estate nella quale ha tenuto sulle spine i tifosi, con ossessive sirene di mercato. Come non spendere qualche parola su Martegani? Il ragazzo è un diamante grezzo e stasera ha evidenziato la finezza del proprio mancino in tre o quattro occasioni. Se resta concentrato Salerno sarà ancora più luminosa. Sempre ordinato Koulibaly, mentre non altrettanto efficace il compagno di reparto Mazzocchi. Non inappuntabile la difesa che ha lasciato indisturbato Samardzic a battere a rete. Incerti i Granata anche su palla inattiva. E Valencia? Il suo talento è noto come la sua pericolosità nel dribbling, si è visto qualche sprazzo del repertorio, c’è solo da ritrovare la continuità… Per quanto concerne l’atteggiamento è una Salernitana che poteva fare di più e che si è scossa con lo svantaggio. Dunque, luci e ombre. Sousa deve lavorare su quanto di buono visto nel secondo tempo.

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