Sacco, minoranza sul piede di guerra scrive lettera al Prefetto, Francesco Russo

Alessandra Pazzanese
Prefetto Francesco Russo

Il gruppo di minoranza di Sacco ha scritto una lettera aperta ai cittadini interessando, sull’argomento esposto, anche il Prefetto di Salerno, Francesco Russo. La lettera è una vera denuncia contro la maggioranza guidata dal sindaco, Franco Latempa: “Intendiamo mettere a conoscenza l’intera popolazione del comportamento di questa maggioranza che mal sopporta le voci fuori dal coro e impedisce di fatto l’intervento dei consiglieri di minoranza sulle questioni e gli argomenti dei consigli comunali” lamentano Tiziana Di Sevo, Giuseppe Rizzo e Giuseppe Di Candia.

Le motivazioni

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, come riportato dal gruppo di minoranza “Noi Sacco”, sarebbe relativa al consiglio comunale del 21 luglio scorso quando, tra i punti all’ordine del giorno, vi era la proposta della modifica dello Statuto del Comune di Sacco e l’approvazione del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.

Le dichiarazioni

I consiglieri di minoranza hanno ricevuto la convocazione per la seduta consiliare del 21 luglio, alle ore 14:00, il 17 luglio alle ore 13,58 e la pec è stata inviata il 18 luglio, abbiamo chiesto tutta la documentazione afferente alla seduta consiliare, necessaria per espletare il mandato correttamente e nell’interesse della comunità sacchese, ma ci è stata inviata, poco prima dell’assemblea, solo una parte della documentazione, difatti manca la bozza del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale” hanno spiegato i tre consiglieri di minoranza sostenendo che l’intenzione di chi ha inviato la pec era quella di impedire che il gruppo di minoranza venisse a conoscenza in tempo utile degli atti in questione.

La denuncia

Riteniamo che per l’ennesima volta sia stato violato il diritto di informazione dei singoli consiglieri comunali su questioni che interessano tutta la comunità sacchese, non solo chi ha votato l’attuale maggioranza. Si rammenta al sindaco, inoltre, che al diritto dei consiglieri corrisponde un preciso obbligo di mettere a disposizione in tempo utile -come previsto dalla normativa vigente- tutti i documenti necessari per avere piena cognizione del contenuto delle proposte di deliberazione” continuano nella lettera i tre consiglieri che hanno lamentato, senza mezzi termini, una mancanza di rispetto e di educazione da parte del primo cittadino.

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