Rosania su Bretella Eboli – Agropoli: «soluzione banale voluta dalla politica»

«Bretella Agropoli - Eboli deprimente banalizzazione di un problema complesso che richiede di essere affrontato»

Silvana Scocozza
Gerardo Rosania

La bretella Agropoli – Eboli sta facendo discutere la politica locale, i comitati, i liberi cittadini. Fronti spaccati e posizioni diverse. Tiene banco la questione e l’ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania rincara la dose parlando di «soluzione banale e semplicista ad un problema complesso». E aggiunge: «confesso: sono fra quegli “idioti” che credono nella democrazia e non condividono il progetto presentato dall’ANAS».

La posizione dell’ex sindaco Gerardo Rosania

Chi conosce Rosania e negli anni del suo sindacato e dopo ha avuto modo di vederlo al lavoro sa che è uno che non le manda proprio a dire. Fermo e risoluto.

«Eh sì! Lo devo confessare: Io alla democrazia ci credo! Credo che il confronto, anche in occasione del dibattito pubblico per presentare il progetto di una opera strategica , sia importante per correggere, migliorare quel progetto. Lo hanno ricordato anche i dirigenti dell’ ANAS ieri mattina ad Agropoli. E dibattito, a mio avviso, è confronto anche di posizioni diverse», dice.

«Io il progetto, presentato dall’ANAS , non lo condivido – asserisce – Del resto l’ANAS, come gli stessi funzionari hanno ribadito ieri mattina, fa i progetti. Non programma, non assume decisioni . Questo è compito di altri soggetti. Delle istituzioni politiche? Direi di si! Per cui chi ha pensato alla “bretella veloce” Eboli/Agropoli è stato un livello politico».

Le critiche ad Alfieri

Sulle frasi di Alfieri che aveva minimizzato le tesi dei contestatori: «Sarebbe facile fare ricorso alla stessa aggettivazione che il Presidente della Provincia ha riservato ai ” dissidenti” dell’opera. Dimenticando, probabilmente: il ruolo che ricopre, per cui certe parole diventano, oltre che gravi, ancora più preoccupanti; il fatto che proprio quella ” democrazia, che fa rima con idiozia” gli consente di ricoprire quel ruolo”.»

E poi Rosania si sofferma sulla questione locale e politica.

«Ma la mia è un’altra scuola politica! E ne vado orgoglioso! Mi limiterò a dire, pertanto, perché ritengo l’idea della “bretella ” una vera e propria ” banalizzazione” di un problema complesso».

Le soluzioni

Rosania e la sua precisazione:

«Esiste il problema di fare si che nel Cilento si possa arrivare in modo più veloce? Si! La soluzione proposta devasta decine e decine di aziende agricole che rappresentano la ricchezza economica della Piana del Sele? Si! La soluzione proposta ha un impatto ambientale notevole nella Piana del Sele? Si! La ” bretella” attraversa una area di esondazione , dove ogni anno si contano danni, e dove 40 anni fa il fiume Sele portò via il ponte? Si! Siamo in presenza di una opera che come pensata risponde ( forse) alle esigenze di una area ( il Cilento.) ma arreca problemi e danni in un’altra area (la Piana del Sele.) che ne viene attraversata e che non ne ottiene alcun ritorno? Si! Quella della “bretella veloce” è l’unica soluzione possibile per rispondere al problema del Cilento? No! C’è una viabilità esistente, su cui si potrebbe intervenire, migliorandola, ampliandola, mettendola in sicurezza, completandola ( dalle provinciali che scendono al mare, alla SS 18, alla strada Aversana) con un impatto sicuramente ridotto visto che sono già esistenti ? SI!»

Per Rosania, quindi, si potrebbe pensare anche ad alternative non su gomma, come la metropolitana leggera, le vie del mare, ecc…

E conclude: «In definitiva la ” bretella veloce” si configura come una deprimente ” banalizzazione” , per altro dannosa ed iniqua nei confronti di una intera area territoriale , di un problema complesso che richiede di essere affrontato».

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