Roccadaspide e Capaccio, ordinanza vieta l’utilizzo di fuochi d’artificio e petardi

Alessandra Pazzanese

Il sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano, ha vietato, firmando un’apposita ordinanza, l’accensione e il lancio di fuochi d’artificio, petardi, botti, mortaretti, razzi e di tutti gli altri fuochi pirotecnici. L’ordinanza resterà in vigore per tutte le festività natalizie. “Poichè esiste un oggettivo pericolo, anche nel caso di utilizzo di petardi di libera vendita trattandosi, pur sempre, di materiali esplodenti che, in quanto tali, sono in grado di provocare danni fisici, anche di rilevante entità, sia a chi li maneggia, sia a chi ne viene fortuitamente colpito, abbiamo ritenuto fondamentale emettere un’apposita ordinanza che ne vieti l’utilizzo” hanno fatto sapere dalla casa comunale.

L’ordinanza

Il divieto è in vigore su tutto il territorio e si è reso necessario anche alla luce del fatto che il ricorso, ai soli strumenti coercitivi, non è bastato a fermare l’utilizzo di tale materiale esplosivo durante festività natalizie. “Facciamo appello soprattutto al senso di responsabilità individuale e alla sensibilità collettiva, affinché ciascuno sia pienamente consapevole delle conseguenze che l’accensione di petardi e di fuochi pirotecnici in genere, può avere per la sicurezza propria e degli altri” hanno continuato ancora dall’ente.

Controlli intensificati sul territorio

I trasgressori saranno puniti con delle sanzioni che ammontano da 25 euro a 500 euro. La Polizia Municipale e le altre Forze di Polizia stanno vigilando sull’intero territorio affinché l’ordinanza possa essere rispettata anche ai fini della tutela della salute degli animali d’affezione fortemente spaventati dai rumori molesti dei fuochi pirotecnici.

Il provvedimento di Capaccio

Anche il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, ha vietato l’accensione e il lancio di fuochi di artificio, spari di petardi, scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici  pirotecnici in determinate zone della città, fino al prossimo 7 gennaio.

Non sarà così possibile sparare in piazze, giardini e parchi pubblici, nelle vicinanze di edifici dove sono collocati uffici pubblici e di altri luoghi sensibili quali ospedali, cliniche, case di cura, comunità in genere, chiese, in tutto il centro storico e le aree pedonali.

Per i trasgressori sanzione amministrativa pecuniaria che potrà variare da 25 euro a 500 euro.

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