Roccadaspide, l’Istituto Comprensivo ha aderito al progetto “Un albero per il futuro”

Alessandra Pazzanese
Roccadaspide studenti

Nell’ambito dell’iniziativa denominata “Un albero per il futuro”, gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Roccadaspide, diretto da Rita Brenca, hanno piantato l’albero della legalità di Giovanni Falcone. L’iniziativa fa parte di un progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica.

L’iniziativa

“Un albero per il futuro” prevede la donazione e la messa a dimora, nelle scuole italiane, di circa 500mila piantine in un percorso verso la consapevolezza sull’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e per la conservazione ambientale.

Dallo scorso aprile, l’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e verso la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone.

In pratica alcune gemme del famoso albero che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, sono state prelevate e duplicate nel Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano (AR).

I giovani di Roccadaspide protagonisti

I giovani di Roccadaspide hanno potuto, così, piantumare una delle talee dell’albero di Palermo, oltre a due ginestre e ad un leccio.

A spiegare loro l’importanza del progetto sono stati il vicebrigadiere, Giovanni Capasso e l’appuntato scelto, Angelo Sperandeo dell’Ufficio Nucleo Carabinieri – Tutela della Biodiversità di Trecase, operativo all’interno della Riserva Forestale Tirone – Alto Vesuvio, gestita dall’Ufficio Superiore di Caserta. Le forze dell’ordine sono state accompagnate dall’Operaio Forestale OTI, Gennaro Cardoncello che ha mostrato agli studenti come si piantano gli alberi.

Per la realizzazione del progetto, gli studenti sono stati seguiti dalla docente Katia Peduto. Presenti all’incontro anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Roccadaspide.

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