Rischio chiusura di Fisiopatologia respiratoria dell’ospedale di Polla. La Fials chiede all’Asl: “Voci di corridoio o fondate?”

Federica Pistone
Fials salerno

La Fials, Segreteria Provinciale di Salerno, con una nota a firma del Segretario provinciale, Carlo Lopopolo e del Segretario aziendale della Fials Polla, Enzo Garone, ed indirizzata al direttore sanitario del “Curto” , Luigi Liguori e per conoscenza al DG dell’Asl Salerno, Sosto e ai consiglieri reginali, Pellegrino e Matera, chiede in modo urgente chiarimenti in in merito all’eventuale prossima chiusura del reparto di degenza della Fisiopatologia Respiratoria del presidio ospedaliero di Polla. “Ci risulta, scrivono i sindacalisti, che, da una riunione tenutasi il 27 novembre, presso la direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Polla, si sia espressa la decisione di chiusura del reparto di degenza il prossimo 15 Dicembre e che, fin da subito, i ricoveri già bloccati, salvandone invece solamente l’attività ambulatoriale”. Una decisione rimarca la Fials drammatica sia per gli operatori sanitari ma anche per gli utenti.

Il reparto di Fisiopatologia di Polla ha sempre assicurato ottimi livelli di assistenza

Considerando il reparto in questione è di vitale importanza non solo per quella che è l’attività ambulatoriale ma anche e soprattutto per l’assistenza e la degenza delle patologie respiratorie. Basti ricordare i pazienti con asma grave, polmonite da Covid e non, pazienti cronici con enfisema ed Bpco, pazienti in ventilazione assistita. Tutte patologie che nella fase acuta vanno ospedalizzate e seguite nella loro specificità. “Il reparto di Fisiopatologia Respiratoria del P.O. di Polla, ricordano Lopopolo e Garone, per anni ha assicurato ottimi livelli di assistenza, nonostante l’organico fosse in numero minore rispetto a quello attuale, soprattutto quello medico ed ha fornito risposte assistenziali alle esigenze di cura di un territorio ed il suo diritto alla salute.

Oggi risultano in servizio tre Medici, di cui due nello specifico Pneumologi ed uno in supporto come Medico di Medicina Generale, impegnati nell’attività ambulatoriale e di degenza con sette posti letto”. Da qui la richiesta di una “risposta che chiarisca in modo ufficiale se tali voci sulla chiusura siano vere” e anche le “eventuali motivazioni di una scelta così drammatica”.

Le dichiarazioni

“Come Organizzazione Sindacale e come cittadini del Vallo di Diano, termina il documento, auspichiamo che tutto ciò siano solamente voci di corridoio e non la realtà, che ancora una volta descrive progetti di chiusura e riduzione dell’offerta di assistenza sanitaria. Ancora una volta siamo costretti ad assistere alla scelta più semplice da perseguire, quella della chiusura, e non a quella della soluzione dei problemi, certo carente di pianificazione ed organizzazione.

Inoltre perdere posti letto significa anche deturpare il nostro territorio di servizi che non torneranno mai più. Sono tanti i Medici e i Collaboratori Sanitari, Infermieri e Oss del reparto di F.P.R., che in questi ultimi anni hanno fatto grandi sacrifici e rinunce, credendo in un sistema che avrebbe salvato quantomeno il nostro diritto alla salute”.

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