Ricorre oggi, l’anniversario della morte del giovane Carlo Acutis. Il primo Beato dell’era digitale

Angela Bonora
Beato Carlo Acutis

Ricorre oggi, 12 ottobre, l’anniversario della morte del Beato Carlo Acutis, il primo Beato dell’era digitale.

Ecco la vita di Carlo Acutis

Morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, è riuscito a lasciare il segno, diffondendo il suo amore per Cristo e per l’Eucarestia attraverso il web, sua grande passione.

Papa Francesco è rimasto colpito da questo ragazzo, che ha saputo utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, valori e bellezza. Aiutava senzatetto e immigrati, giocava con gli amici. Quando stava morendo disse al medico che tanta gente soffriva più di lui.

Una vita speciale. Giocava a pallone, faceva trekking in montagna, suonava il sassofono e andava in pizzeria con gli amici. Carlo conduceva una vita simile a quella di tanti suoi coetanei, ma, durante la sua breve esistenza, si è distinto per la capacità di trasmettere la sua grande fede a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo.

La fede e l’informatica – “L’Eucarestia è la mia autostrada verso il cielo”, ripeteva sempre. E, per riuscire a diffondere il più possibile quel suo amore per Cristo, aveva aperto siti e blog, coniugando la fede con la passione per l’informatica.

Il suo legame con il Cilento

Una vita ricca, iniziata a Londra, dove il 15enne era nato in seguito al temporaneo trasferimento dei genitori nella capitale inglese. Carlo ha trascorso tutta la sua adolescenza tra Milano e Centola.

Era molto legato al Santuario di San Mauro La Bruca. Su sua richiesta, è stato sepolto ad Assisi, dove è stato beatificato. Al Santuario della Spogliazione è stata già aperta la sua tomba per consentire ai fedeli la venerazione.

Il nome di Carlo Acutis resta nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto quando era in vita e di tutte le persone che hanno conosciuto in seguito la sua storia perchè era “un ragazzo speciale, molto pio”.

Quando pregava per una situazione, questa cambiava drasticamente, già in vita otteneva tante grazie, la sua preghiera era potente. Un ragazzo di grande fede, spiritualità, obbediente, generoso, sorridente, altruista, che pensava sempre al prossimo”, le parole della mamma Antonia.

Solo un anno fa, la mamma di Carlo Acutis, si raccontava nel salotto di Silvia Toffanin, nel programma di Mediaset «Verissimo», di seguito vi lasciamo un estratto della sua intervista:

«Esattamente un anno fa – ha raccontato – è stata celebrata la sua beatificazione ad Assisi, nonostante la pandemia c’erano tante persone. E’ stato portato intatto il suo cuore ed è stata una grande emozione».

Carlo aveva “una grandissima vocazione per l’eucarestia” ed è sempre stato altruista: «Era un ragazzo normalissimo, ha avuto una vita ordinaria, ma tutto ciò che faceva lo faceva in, con e per Gesù. Non si lamentava mai ed era estremamente generoso».

La morte improvvisa è stata un fulmine a ciel sereno. La leucemia che l’ha colpito è silente. Però lui era sereno. Ho trovato nel suo PC un video in cui predice la sua morte, diceva che quando arrivi a pesare 70 chili sei destinato a morire. E così è stato».

Le celebrazioni previste nel Cilento e nel resto d’Italia

Oggi sono diverse le celebrazioni nel Cilento e in altre parrocchie d’Italia, che onoreranno la memoria del Beato. Ad Agropoli dove nella Chiesa di San Francesco sono custodite le reliquie del giovanissimo Acutis.

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