Reati tributari e truffa. Finanzieri sequestrano beni a sedicente maga. Scoperti bonifici per 2 milioni di euro

GdF sequestra beni mobili, immobili e disponibilità finanziare riconducibili ad una sedicente maga. Ricostruiti, mediante l’escussione di circa 50 truffati e il riscontro dei movimenti dei conti correnti, bonifici per oltre 2 milioni di euro.

Redazione Infocilento
Maga Guardia di Finanza

I finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura bustocca al termine di un’indagine per reati tributari e di truffa nei confronti di una sedicente maga, residente nella provincia di Varese ma operante su tutto il territorio nazionale, compresa la Campania. La donna, presente in programmi televisivi e sui social, stando alle accuse, aveva convinto i suoi clienti a consegnarle ingenti somme di denaro per risolvere problemi familiari, a seguito della quale è stata denunciata da un impiegato truffato.

Truffa e frode tributaria per 2 milioni di euro

L’attività di indagine ha permesso di accertare, attraverso l’analisi delle banche dati in uso al Corpo e l’escussione di circa 50 truffati, il versamento di bonifici per oltre 2 milioni di euro su conti correnti intestati alla maga e ai suoi familiari.

Gli accrediti erano effettuati su carte prepagate intestate alla donna, ai suoi figli e nipoti, e venivano utilizzati per acquistare immobili e terreni.

A seguito dell’indagine, sono stati individuati 8 immobili, 1 terreno, 20 rapporti di conto corrente e un’autovettura, a vario titolo intestati alla maga o ai suoi familiari, che sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

Contrasto all’evasione e alle frodi fiscali

L’operazione delle Fiamme Gialle si è sviluppata nel contesto del contrasto all’evasione e alle frodi fiscali e alla contraffazione, attraverso le funzioni di polizia economico-finanziaria.

Presunzione di innocenza

La colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine, chiariscono dal comando, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, in ottemperanza al principio della presunzione di innocenza.

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