Presìdi antincendio potenziati: I VVFF di Agropoli, Vallo della Lucania e Roscigno pronti ad intervenire

I piani regionali affinano ogni anno i piani di prevenzione, potenziano gli organici, cercando di dislocare uomini e mezzi nelle sedi presenti sul territorio.

Silvana Romano

E’ sempre più dura la battaglia che quotidianamente il Corpo dei Vigili del Fuoco combatte a causa dei cambiamenti climatici. Lo dice a chiare lettere Calogero Lacagnina Coordinatore Nazionale USB VVF, impegnato in questi giorni in Emilia Romagna, dove, la Caserma di Vallo della Lucania non ha fatto mancare il suo aiuto alle popolazioni e ai territori devastati dai nubifragi di due settimane fa.

Gli angeli del fuoco

Ormai ogni giorno dobbiamo fare i conti con una condizione climatica che va ad incidere anche sulla vita quotidiana di tutti oltre che a quella lavorativa,  in particolare per i Vigili del Fuoco.

Da più di in mesepuntualizza Calogero Lagnagninasiamo impegnati in Emilia Romagna con grandi contingenti di uomini e mezzi, a tutela ed a salvaguardia di persone e beni. Bombe d’acqua che si abbattono ogni giorno ed in ogni territorio dal sud al nord dell’Italia e questo comporta un continuo sforzo per la messa in sicurezza del territorio da parte dei VVF che intervengono sempre in tutte le situazioni.

Problemi enormi che si affiancano a quelli già previsti e prevedibili, che ogni anno bruciano centinaia di migliaia di ettari di boschi e Macchia Mediterranea.

Le Regioni programmano

I piani regionali affinano ogni anno i piani di prevenzione, potenziano gli organici, cercando di dislocare uomini e mezzi nelle sedi presenti sul territorio. “Ma non basta prevedere una pronta repressione degli incendi – sottolinea Lacagnina- c’è necessità di ulteriori misure di contrasto, che già in parte vengono adottate dai sindaci con l’emissione di ordinanze per la pulizia latifondi al fine di creare fasce tagliafuoco”

Il Cilento reagisce

Nel Cilento oltre il rafforzamento predisposto con la Regione Campania, con Il PNCVD, si è fatta esperienza dei presidi rurali,  voluti per avere sul territorio una più capillare presenza di personale adeguatamente formato e pronto ad intervenire. Tutto questo deve far sì che ci sia un cambiamento nelle coscienze della gente è considerare l’ambiente un bene da salvaguardare e quindi da tutelare”.

Il presidio rurale di Roscigno

Gli incendi, non solo devastano all’istante, ma sono dei moltiplicatori di altri problemi, come ricorda il coordinatore nazionale Calogero Lacagnina: “possono innescare frane e smottamenti” e in seguito alle abbondanti piogge invernali, frane.

A tutela del territorio ed in previsione della stagione estiva i presìdi di Agropoli, Vallo della Lucania e quello rurale di Roscigno sono pronti ad intervenire, ma ricordano che la prevenzione e il rispetto dell’ambiente sono sempre l’arma più vincente

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