“Premio Joe Petrosino a Padula”: tra i premiati il Procuratore Donadio ed il cane antidroga Fabry

Federica Pistone

Come consuetudine si è svolto a Padula, nella Certosa di San Lorenzo, il Premio Internazionale “Joe Petrosino”, il poliziotto originario di Padula, ucciso negli Stati Uniti per mano della mafia nel 1909. Il Premio viene assegnato a personalità che si sono distinte con la loro opera nella lotta alla mafia e alle criminalità organizzate. Quest’anno il Premio è stato consegnato a Gianfranco Donadio, Procuratore Capo presso il Tribunale di Lagonegro e già Magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, al testimone di giustizia Bruno Piazzese, alla giornalista Marilena Natale, che vive sotto scorta ed al cane antidroga Fabry, appartenente all’Unità Cinofila del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno.

È la prima volta che il Premio Internazionale viene assegnano a un “agente a quattro zampe”

Durante l’evento a cui hanno partecipato numerosi studenti degli istituti d’istruzione superiore del Vallo di Diano, sono stati conferiti anche degli attestati di benemerenza a Graziella Accetta, la mamma di Claudio Dominio, il bambino di 11 anni ucciso dalla mafia nel 1986, alla giornalista e conduttrice radiofonica della RAI Maria Teresa Lamberti e il commissario capo della Sezione Anticrimine della Polizia di Stato di Potenza, Antonio Mennuti.

Gli interventi

All’incontro, che è stato moderato dalla giornalista Margherita Siani, sono intervenuti la prima cittadina di Padula, Michela Cimino, il presidente dell’Associazione Internazionale “Joe Petrosino”, Pasquale Chirichella e Nino Melito Petrosino, pronipote del poliziotto italo-americano.

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