Pollica non supera la candidatura come Città Creative dell’Unesco: premiate Vico Equense e Bolzano

L'obiettivo da parte dei paesi coinvolti era quello di creare una grande rete collettiva e sinergica che potesse portare lustro a tutto il territorio

Manuel Chiariello
Pollica non supera la candidatura come Città Creative dell'Unesco

Grande amarezza per Pollica e le terre della Dieta Mediterranea che si erano candidate come Città Creative dell’Unesco. Infatti, Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, ha approvato come candidature italiane 2023 Bolzano e Vico Equense.
La mancata approvazione della candidatura di Pollica e delle terre della Dieta Mediterranea come Città Creative dell’Unesco per la Gastronomia, è un brutto colpo da mandare giù.

La candidatura

L’obiettivo da parte dei paesi coinvolti era quello di creare una grande rete collettiva e sinergica che potesse portare lustro a tutto il territorio.

In questo modo, si sarebbe tentato di promuovere le biodiversità che caratterizzano le terre del Cilento, i saperi e le tradizioni più tipiche che ne sono parte integrante.

La decisione della Commissione

Il bando dell’Unesco prevede che ogni singolo Stato possa sostenere soltanto due candidature, in due diversi settori creativi.

Le Città Creative sono 295 in tutto il mondo. In Italia ce ne sono 13 e sono Biella, Carrara, Fabriano e Como per l’artigianato, Alba, Bergamo e Parma per la gastronomia, Bologna e Pesaro per la musica, Roma per il cinema, Torino per il design, Milano per la letteratura e Modena per media arts.

La scelta è ricaduta su Bolzano per le tante iniziative svolte in ambito culturale e musicale, mentre, per Vico Equense, si è approvato il gran lavoro fatto nel settore della gastronomia.

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