Piano di Zona Vallo della Lucania: «livelli essenziali evanescenti necessario velocizzare le procedure di stabilizzazione»

Trasformazione dell'Ente in consorzio e stabilizzazione dei lavoratori precari: queste le preoccupazioni delle sigle sindacali

Raffaella Giaccio
Municipio di Vallo della Lucania

Criticità al Piano di Zona S8 e possibili sviluppi futuri. Se n’è discusso nei giorni scorsi alla presenza delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl, Uil e della CSA. Le parti sociali, hanno appreso con l’ultima delibera assunta dall’ambito del Piano di Zona della volontà dei comuni d’ambito di procedere alla forma Giuridica Consortile, rappresentando la «grande preoccupazione, rispetto alle tempistiche delle stabilizzazioni dei lavoratori precari assistenti sociali e dell’intera filiera professionale dell’ufficio di piano, relativamente alla perdita dell’opportunità dei Fondi Ministeriali etero-strutturali, che graveranno di conseguenza successivamente sulle finanze dei singoli comuni»

Le preoccupazioni dei sindacati

«A tutt’oggi, nonostante i vari solleciti formalizzati a tutti i comuni dell’ambito da parte delle organizzazioni sindacali, ancora non si conoscono i dati effettivi sui trasferimenti dei fondi già assegnati dal Ministero delle politiche sociali afferenti al (Fondo di solidarietà comunale, Fondo Povertà e versamento quota compartecipazione), e sulla rendicontazione dei fondi vincolati all’assunzione del personale precario e a part time, che ricordiamo e sollecitiamo, essere un atto concreto e imprescindibile per assicurare i livelli essenziali delle prestazioni a garanzia dei diritti dei cittadini e delle fasce deboli», spiegano Alfonso Rianna, Vincenzo Della Rocca, Raffaele Giordano e Angelo Rispoli.

Il tavolo di concertazione si è tenuto con il delegato d’Ambito assessore Nicola Botti, l’assessore alle Politiche Sociali Loredana Moscatello e il coordinatore Antonio Voira, i quali hanno chiarito alcuni aspetti procedimentali. Ma per i sindacati è necessario un approfondimento congiunto sul time line programmato dalla deliberazione d’ambito, sulle tempistiche della stabilizzazione, sul passaggio del personale precario stabilizzato a full time, e sulle nuove procedure concorsuali, inoltre e non ultima in merito alla rendicontazione dei comuni associati delle risorse vincolate ai fini della stabilizzazione.

La posizione dei sindacati

Le parti sociali a conclusione dell’incontro, «hanno voluto fortemente denunciare, in ragione di eventuale persistenza di “inerzia”, che tutti i finanziamenti destinati alle suddette misure di sostegno, andranno irrimediabilmente perse e restituite al Ministero, pregiudicando ancora più fortemente il welfare territoriale, e sollecitato nuovamente i comuni a trasferire i fondi in tempi brevissimi, al fine di attuare le procedure di stabilizzazione, per il quale è stata chiesta l’assunzione di responsabilità politica istituzionale degli enti associati, al fine di valutare e garantire l’interesse dei lavoratori e dei cittadini afferenti ai servizi sociali». Così una nota dei sindacati.

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