Perito punta a fondi per un progetto sul turismo archeologico

Il progetto portato avanti dall’Associazione dei Comuni del Cilento Centrale punta a valorizzare il ricco patrimonio archeologico del Cilento.

Antonio Pagano
Borgo Perito

Il Comune di Perito, guidato dal sindaco Pietro Apolito intende partecipare alla richiesta di finanziamento portata avanti dall’Associazione Comuni del Cilento Centrale, rivolta alla Regione Campania per un progetto che valorizzi il patrimonio archeologico del Cilento.

La proposta progettuale

Circa due mesi fa in commissione speciale Aree interne, era stato presentato il progetto dell’Associazione dei Comuni del Cilento Centrale per valorizzare il ricco patrimonio archeologico del Cilento. Il progetto, che ha l’obiettivo di riunire in una “rete dei luoghi” le aree archeologiche presenti nel territorio cilentano, si articola su un piano di lettura a più livelli. Il primo è legato all’insediamento dei Greci, il secondo consente di recuperare tutto ciò che risale ad epoche molto precedenti fino al paleolitico.

Gli obiettivi

L’Associazione dei Comuni del Cilento Centrale ed altri Comuni del territorio cilentano che hanno aree archeologiche di notevole interesse hanno convenuto di sviluppare una progettualità che consenta di formulare un progetto di turismo archeologico europeo che passi tra le aree archeologiche di maggiore importanza presenti nel Cilento, che consenta di legare la fascia costiera con le Aree interne e di arrestare così lo spopolamento dovuto a mancanza di lavoro, soprattutto i giovanile, che trovi i giusti collegamenti con quelle realtà europee che hanno un patrimonio archeologico correlato al proprio, frutto dei “cammini” dei popoli che hanno vissuto sulle sponde del Mediterraneo e viaggiato tra i luoghi;

Lo scopo è quello di lavorare per una destinazione turistica del territorio, seguendo un iter simile a quello previsto dalla Regione Campania per costituire un Ecomuseo. L’iniziativa consente di trasformare i territori in attrattori di un turismo interessato a scoprire il patrimonio archeologico oltre alla biodiversità, ad uno stile di vita slow, al fascino della tipicità e dell’autenticità di percorsi particolari e suggestivi.

La richiesta di finanziamento

Una prima ipotesi di richiesta di finanziamento regionale è stata messa a punto e formalizzata all’interno di un documento che è stato presentato dal Presidente di AS.CO.CI. ( avv. Pietro D’Angiolillo) nella riunione effettuata lo scorso 9 giugno a Vallo della Lucania ai Comuni cilentani dell’Associazione, a tutti gli altri Comuni invitati che detengono un patrimonio archeologico significativo e all’on. Michele Cammarano, presidente della Commissione delle Aree Interne della Regione Campania. Nel corso della riunione è stato condiviso con i presenti di effettuare una richiesta formale alla Regione Campania del finanziamento stimato.

Il valore stimato della richiesta di finanziamento che i Comuni intendono sottoporre alla Regione Campania risulta essere pari a: 200.000,00 € per la fase di completamento del progetto da portare avanti e 800.000,00 € per la fase di gestione sperimentale del progetto per tre anni dalla fine della prima fase; si prevede che tali somme vengano attribuite e gestite dal Comune capofila di AS.CO.CI. che ne curerà altresì la rendicontazione per l’Ente finanziatore.

Per la Governance del progetto si prevede di costituire: un Comitato scientifico, composto da referenti delle Università coinvolte e da persone di alto livello professionale utili a sostenere lo sviluppo del progetto, un Comitato politico, composto dagli Amministratori dei Comuni aderenti ed alcune Comunità di pratica utili a sviluppare e presidiare le iniziative del Turismo archeologico europeo composte da referenti dei Comuni aderenti e dagli esperti sia sul fronte dell’archeologia che del turismo, ed una Staff tecnica-organizzativa, coordinata dalla Segreteria di AS.CO.CI.

Il lavoro

La progettualità può già fruire di un primo lavoro di raccolta e di identificazione delle maggiori aree archeologiche del territorio cilentano effettuato dal prof. Nicola Femminella e dalla prof.ssa Giusy Rinaldi condotto assieme a valenti studiosi e ricercatori di archeologia.

Esso convalida e suffraga il lavoro degli archeologi che operano sul territorio, dei responsabili dei musei esistenti e dei ricercatori e studiosi che, assieme alla Soprintendenza, consentono una visibilità crescente del patrimonio archeologico che il territorio possiede; tale progettualità può anche fruire del lavoro in corso che la Segreteria dell’Associazione dei Comuni del Cilento centrale, affidata al dott Renato Di Gregorio di Impresa Insieme S.r.l. sta seguendo per comunicare il patrimonio archeologico presente nei Comuni dell’Associazione e promuovere il turismo archeologico fruibile nel Cilento alle manifestazioni nazionali e internazionali, come la BMTA.

Il patrimonio archeologico cilentano, unito a quello di altre città europee che condividono con il territorio cilentano la presenza avvenuta 500 anni a del popolo dei Focesi, ha anche attivato un progetto finalizzato a costruire una proposta da presentare al Consiglio d’Europa al fine di ottenere la certificazione di “itinerario culturale europeo” per la Via dei Focesi, accrescendo così l’attrattività turistica del territorio.

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