Pellegrino parla del suo successore alla presidenza del Parco: Coccorullo? “Non mi appassionano i singoli o le poltrone, ma il territorio”

Manca poco all’insediamento presso la sede del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni del nuovo presidente Giuseppe Coccorullo

Silvana Romano
Tommaso Pellegrino

E’ in scadenza il controverso commissariamento di Marcello Feola, indirizzato al vertice del Parco pro tempore e verso la cui nomina sono stati aditi ben 2 ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).

La vicenda

La nomina al vertice dell’ente era già stata oggetto di commissariamento da parte dell’ex presidente Tommaso Pellegrino, il cui mandato era scaduto il 31 dicembre del 2020. Ma prima il Covid, poi l’alternanza dei governi (la carica discende principalmente dal Ministero dell’Ambiente), aveva fatto slittare la procedura. All’inizio dell’anno, dopo il saluto di Pellegrino, un nuovo commissariamento. Fra la terna dei nomi, Luisa Maiuri, Antonio Iannone, Marcello Feola. Il sì si concentra proprio su quest’ultimo. Il presidente di regione, Vincenzo De Luca, che pare non abbia apposto il suo assenso, ricorre al Tar: non esistono buone ragioni per replicare un commissariamento, bisogna procedere con la nomina del nuovo presidente. Spunta quello di Giuseppe Coccorullo, imprenditore di Perdifumo, che attrae a sé il plauso del suo partito, Fratelli D’Italia e una serie di critiche, le più aspre da parte di Gino Marotta, sindaco di Celle di Bulgheria. Circa un mese fa, ha chiesto accesso agli atti valutati in seno al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, i titoli e le esperienze maturate da Coccorullo in campo ambientale. Intanto, Marcello Feola riconfermato commissario dell’Ente Parco, con prima sentenza del Tar, mentre il secondo ricorso è stato respinto, resterebbe al vertice di Palazzo Mainenti per un mesetto ancora.

L’intervista all’ex Presidente Pellegrino sul suo successore

Pellegrino intervistato sulla nomina del suo successore, che tanto ha spaccato l’opinione pubblica e politica, si concentra sul concreto: “Mi appassiona molto poco il tema delle poltrone e dei singoli, molto di più quello del territorio e del Parco. L’ente parco è nel mio cuore, dopo sei anni di lavoro fatto in modo intenso, significativo e costante e prodotto risultanti importanti, l’unico mio interesse è che possa funzionare e possa occupare un ruolo centrale nelle dinamiche politiche e sociali all’interno del nostro territorio”. E sulle polemiche, nessuna riflessione? “ Faccio gli auguri al nuovo presidente designato, non mi permetterai mai di entrare nel merito della discussione delle qualità dei singoli – conclude Pellegrino – Io penso che tutti possano avere le qualità più opportune per fare delle cose positive. Per quanto mi riguarda sono a supporto del Parco e del lavoro che abbiamo fatto e mi auguro venga continuato, superando le ideologie partitiche. Mi auguro prevalga il buonsenso, che è lavorare nell’interesse esclusivo del territorio”.

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