Operazione della Guardia di Finanza a Salerno: sequestro di beni per 3 milioni di euro

Nella mattinata eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari reali, emessa dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, avente ad oggetto il sequestro di beni e valori, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro.

Ernesto Rocco
Sequestro finanza

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari reali, emessa dal G.I.P. su richiesta della Procura. L’ordinanza riguarda il sequestro di beni e valori per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro.

Accuse a 7 persone fisiche e responsabilità amministrativa degli enti

I provvedimenti cautelari riguardano sette persone fisiche accusate di vari reati, tra cui sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, autoriciclaggio e turbata libertà degli incanti. Inoltre, sono state sollevate due ipotesi di responsabilità amministrativa degli enti.

Indagini sulle società di capitali operanti nella vendita di prodotti petroliferi

Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Salerno, sotto il coordinamento della Procura. Le società di capitali coinvolte nell’inchiesta operano nel settore della vendita di prodotti petroliferi.

Distratto risorse finanziarie per ridurre la garanzia patrimoniale per il Fisco

Secondo l’ipotesi accusatoria confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari, il principale indagato avrebbe distratto risorse finanziarie da un’impresa con debiti tributari, poco prima della messa in liquidazione. Queste risorse, pari a 1,5 milioni di euro, sarebbero state trasferite a beneficio di altre due persone giuridiche, ma di fatto rimanevano sotto il controllo dell’indagato.

Utilizzo dei profitti illeciti per l’aggiudicazione di una gara pubblica

I profitti illeciti ottenuti sono stati impiegati per l’aggiudicazione di una gara pubblica relativa a un deposito commerciale di oli minerali a Nocera Superiore. Nella gara, che prevedeva una vendita competitiva, hanno partecipato tre società, due delle quali riconducibili al principale indagato, e una terza apparentemente estranea ma collegata a soggetti in affari con l’indagato.

Anomalie nella gara pubblica e trasferimento vantaggioso di un impianto di distribuzione

Le indagini hanno rilevato diverse anomalie nella gara pubblica, tra cui l’assenza di rilanci da parte di una delle società partecipanti e la stipula di un “negozio giuridico” tra questa società e una delle altre due partecipanti. Attraverso questo accordo, è stato trasferito a un prezzo vantaggioso un impianto di distribuzione stradale con annesso bar a Cava de’ Tirreni, mettendo così fine a un contenzioso civile tra le parti coinvolte.

Contestazione della “responsabilità amministrativa degli enti”

Una delle persone giuridiche beneficiarie delle condotte fraudolente commesse dal principale indagato è stata contestata per la “responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato”. Si tratta di una forma di responsabilità ascrivibile agli enti, dotati di personalità giuridica, per reati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio da persone fisiche che svolgono funzioni apicali o sono subordinate alla direzione o vigilanza di tali soggetti.

Conclusione delle indagini preliminari

Le indagini preliminari si sono concluse con la notifica dell'”avviso di conclusione” nei confronti di nove soggetti indagati, tra cui due imprese. Si sottolinea che il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria è basato su imputazioni provvisorie, le quali saranno esaminate durante il dibattimento e i successivi gradi di giudizio per accertare la responsabilità penale degli indagati.

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