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Pollica: c'è l'accordo tra Legambiente e Mareblu

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Sulle coste del Cilento, nella suggestiva cornice di Palazzo Vinciprova, è stata siglata questa mattina tra Legambiente e Mareblu la partnership che permetterà di realizzare un nuovo allestimento al Museo Vivo del Mare e della Dieta Mediterranea. La struttura museale, che si trova nella frazione Pioppi di Pollica  -comune che porta nella propria memoria l’attivismo di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore barbaramente ucciso dalla malavita organizzata nel 2010 - verrà in gran parte restaurata e messa on line con il Centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia (FG) attraverso un’installazione interattiva in grado di documentare l’attività dei volontari di Legambiente. Tre webcam consentiranno infatti di osservare a Pioppi quello che in tempo reale avviene all'interno del Parco Nazionale del Gargano e di offrire notizie e peculiarità sulla vita delle tartarughe marine, che pure abitano e nidificano lungo le coste del Cilento. L’accordo è stato stipulato dalla direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni, dal trade e marketing manager di Mareblu Giuseppe Bellanova e da Valerio Calabrese, direttore generale del Museo Vivo del Mare, nell’ambito della giornata inaugurale di FestAmbiente Bellezza e Legalità, il festival promosso da Legambiente e dal Comune di Pollica che, giunto alla sua terza edizione, ha in programma fino a domenica 13 luglio diversi momenti di riflessione, dibattito e sensibilizzazione sul tema della lotta alle ecomafie e delle buone pratiche di sviluppo del territorio. “Crediamo fortemente che per invertire la rotta e puntare sulla sostenibilità ambientale sia importante stringere alleanze con chi, nel mondo dell’imprenditoria, ha scelto di investire realmente su un cambio di politiche aziendali -dichiarano Rossella Muroni e Valerio Calabrese, rispettivamente direttrice generale di Legambiente e direttore generale del Museo Vivo del Mare-. Una contaminazione positiva che permetterà di migliorare l'offerta didattica del Museo e l'azione di tutela, ricerca e monitoraggio sulle tartarughe marine, che spesso scelgono proprio le spiagge del Cilento per nidificare”. La partnership tra Legambiente e Mareblu suggella un percorso di collaborazione partito tre anni fa. L’associazione ambientalista in questi anni ha accompagnato l’azienda in un processo volto alla riduzione dell'impatto ambientale dei propri prodotti. Oggi l’azienda garantisce una piena tracciabilità del tonno pescato (solo della pregiata qualità “a pinna gialla”) e il non utilizzo di palamiti. Gli inchiostri usati per il packaging sono a base d'acqua e i cartoncini delle confezioni hanno carta di minore grammatura, sempre in un’ottica di attenzione all’ambiente. Da parte sua Mareblu contribuisce a sostenere il centro di recupero tartarughe marine di Legambiente a Manfredonia dove, in poco più di cinque anni di attività, l’associazione ha monitorato un totale di circa 400 tartarughe marine e si è occupata della cura e della riabilitazione, nonché del loro rilascio in mare una volta guariti di oltre 350 esemplari in difficoltà. “Siamo davvero felici di poter affiancare Legambiente in questo nuovo progetto –ha affermato Giuseppe Bellanova, trade e marketing manager di Mareblu-. La pesca responsabile e la salvaguardia dell’ecosistema marino sono da sempre pilastri portanti della strategia di Mareblu e dal 2012 lavoriamo insieme a Legambiente proprio per fare della sostenibilità un nostro valore fondamentale e solo grazie ad un partner importante ed accreditato come Legambiente ogni anno riusciamo a tradurre il nostro impegno in progetti concreti, attraverso iniziative ambientali per tutelare l’ecosistema marino. I nostri valori, pesca eco-sostenibile, comportamento consapevole, trasparenza e tracciabilità per un prodotto di qualità lavorato direttamente nel luogo di pesca e da oggi anche la valorizzazione del patrimonio del nostro Mediterraneo fanno di Mareblu un marchio affidabile e sicuro”. Il nuovo fronte di collaborazione cilentano tra Legambiente e Mareblu permetterà al Museo del Mare, che dal 1996 accoglie gli spaccati degli ambienti marini del Mediterraneo in un percorso che si snoda in 10 vasche, di rinnovarsi e di arricchire la propria offerta didattica. I sette laboratori per bambini e ragazzi verranno infatti ulteriormente arricchiti con l'introduzione della tecnologia 3D per raccontare attraverso video e filmati il mondo sommerso e la vita delle tartarughe marine: uno schermo 60 pollici consentirà infatti di tuffarsi in un vero e proprio viaggio sottomarino.

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