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Ceraso, Maione: "il Parco ci aiuterà ad uscire dalla crisi"

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Mentre Ottati guida la campagna dei comuni scissionisti per l'uscita dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, c'è chi, come il sindaco di Caraso, Gennaro Maione, indica una diversa via da seguire. Il primo cittadino del comune collinare, pur ammettendo che "molte amministrazioni e tanti cittadini vivono una condizione di insofferenza nei confronti del Parco", sottolinea la necessità di impegnarsi per trovare altre soluzioni per il rilancio di questo ente. 

"Il passo che porta a disconoscere l'istituzione Parco è troppo lungo e non fa bene al nostro territorio", dice Maione. "Ho sempre sostenuto, e lo continuo a fare - aggiunge - che il Parco è uno straordinario valore aggiunto, quella marcia in più che ha consentito ai nostri meravigliosi comuni di essere conosciuti in tutta Italia e non solo: ci aiuterà ad uscire dalla generale crisi economica per una corsia preferenziale". 

"Non possiamo, quindi, condannare l'idea Parco  - dice il primo cittadino di Ceraso - piuttosto dobbiamo domandarci come mai il nostro Parco, il Parco del Cilento. non sia riuscito ad entrare nei nostri cuori, nella economia di un territorio, non sia stato, fino in fondo, un valore aggiunto". 

In questo senso la responsabilità, secondo Maione, "va ricercata nella sua gestione, in una politica incapace di dargli una guida, nonostante il Presidente sia oramai quasi da un anno decaduto".

Da qui l'invito ad imegnarsi e "a guidare con capacità, lungimiranza e passione il Parco".

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