No alla realizzazione dell’ospedale unico Piana del Sele, Tommasetti: “Ennesima giravolta di De Luca”

"Stiamo assistendo a un conflitto istituzionale causato esclusivamente dal comportamento incomprensibile dei vertici regionali"

Comunicato Stampa
Aurelio Tommasetti

Eboli utilizzata e abbandonata, la vicenda dell’ospedale è sconcertante”. Così si esprime Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega in Campania, riguardo alla polemica scoppiata nella Piana del Sele a causa della mancata realizzazione dell’ospedale unico, mettendo fortemente in discussione il futuro del presidio sanitario ebolitano. Nel mirino c’è la delibera della giunta regionale del 19 giugno scorso che ha provocato una netta reazione da parte dell’amministrazione locale nei confronti della Regione Campania.

La denuncia

“Stiamo assistendo a un conflitto istituzionale causato esclusivamente dal comportamento incomprensibile dei vertici regionali”, afferma Tommasetti. “La scelta sull’ospedale unico getta un’ombra di incertezza sulla comunità ebolitana e non solo. Si prospetta un grave ridimensionamento di ciò che è il ruolo attuale dell’ospedale di Eboli. Certamente non possiamo accontentarci delle rassicurazioni del manager dell’Asl sul fatto che il “Maria Santissima Addolorata” non chiuderà. Non possiamo più fare affidamento solo sulle parole, ma servono azioni concrete che finora sono mancate”.

L’attacco a De Luca

Il consigliere della Lega punta il dito contro il governatore Vincenzo De Luca: “A Eboli abbiamo assistito alla solita propaganda. Solo qualche settimana fa, il Pd locale, alla presenza del consigliere regionale Franco Picarone, annunciava con grande enfasi il rinnovato impegno della Regione per il rafforzamento dell’ospedale. Tuttavia, dimenticavano che nei mesi scorsi lo stesso ospedale aveva subito un’altra umiliazione con la chiusura del reparto trasfusionale. Questo non ha impedito a De Luca di tornare in città per inaugurare i nuovi locali di Cardiologia e partecipare all’immancabile cerimonia di taglio del nastro“.

Ma, continua Tommasetti, il tempo dei contentini è finito: “Siamo vicini alla popolazione ebolitana e non permetteremo strumentalizzazioni seguite da smantellamenti già avvenuti in realtà limitrofe, come Agropoli. Tra l’altro, l’ennesima conferma delle incerte politiche sanitarie di De Luca l’abbiamo appena avuta da notizie di stampa riguardo al progetto del “nuovo Ruggi”, con un bando riaperto nel giro di poche settimane, rischiando ricorsi e gettando via decine di milioni“.

I possibili scenari

La situazione dell’ospedale di Eboli rimane dunque incerta, e la comunità locale e i rappresentanti politici continuano a lottare per garantire un futuro stabile e sicuro per il presidio sanitario nella zona. La questione è cruciale per il benessere dei cittadini e richiede azioni concrete e una visione chiara da parte delle istituzioni coinvolte.

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