Mortalità materna: “La Campania prima per decessi”

«Occorre interrogarsi su quanto queste cifre dipendano dall’organizzazione del sistema campano»

Ernesto Rocco
Aurelio Tommasetti

I dati sulla mortalità materna in Campania restano fortemente preoccupanti”. Lancia l’allarme il consigliere regionale della Campania della Lega, Aurelio Tommasetti. L’analisi parte dai numeri diffusi dallo studio dall’Italian Obstetric Surveillance System, che – dice – spingono a nuove riflessioni.

I dati sulla mortalità materna in Campania

Non devono ingannare i dati che emergono sulla riduzione del fenomeno in tutta Italia. A ben vedere infatti, stando alle ricerche condotte in sei regioni (oltre alla nostra ci sono anche Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia), la regione che si colloca in testa alla triste graduatoria dei decessi è proprio la Campania, che nell’arco del decennio preso in considerazione registra 53 morti su 461mila bimbi nati. Un tasso pari a 11,5 decessi ogni 100mila nati”, osserva il consigliere regionale.

La richiesta

Tommasetti sottolinea come questa sia l’ennesima spia di un sistema da cambiare. “Nella sanità, in particolare, “mai più ultimi” è rimasto solo uno slogan. Solo pochi giorni fa commentavamo con rammarico il report diffuso da “Save the children” che boccia la Campania sull’assistenza alle donne con figli. Al netto di drammatiche fatalità, e dell’impegno di tanti professionisti che ogni giorno mettono le proprie competenze al servizio dei più deboli, occorre interrogarsi su quanto queste cifre dipendano dall’organizzazione del sistema campano, dalla politicizzazione delle scelte in campo sanitario e dalle carenze che da tempo evidenziamo, senza peraltro essere ascoltati”.

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