Moriva oggi Nicola Monaco, era partigiano di Sacco

Redazione Infocilento
Nicola Monaco

Oggi ricorre l’anniversario della morte di uno dei nostri giovani eroi cilentani, Nicola Monaco, che venne ucciso dalle truppe naziste il 31 marzo del 1945, all’età di soli vent’anni. Nicola nacque a Sacco il 19 aprile del 1924 ed è ricordato per la sua attività di militare e partigiano.

La storia di Nicola Monaco

Figlio terzogenito di Giuseppe e Angelina Zoccoli, Nicola frequentò le scuole elementari a Sacco e continuò i suoi studi a Piaggine, presso la scuola privata del professore Biagio Bruno. In seguito, si iscrisse all’istituto di ragioneria a Napoli, ma dovette abbandonare l’ultimo anno a causa della chiamata alle armi per la Seconda Guerra Mondiale.

Assegnato prima al 54° Reggimento Fanteria “Novara” e poi al 259° Reggimento Divisione “Murge”, dopo l’8 settembre, Nicola si diede alla macchia e decise di partecipare attivamente alla nascita delle prime bande partigiane.

L’impegno nel conflitto mondiale

Proprio sul finire del conflitto, durante una azione volontaria altamente rischiosa, fu circondato dalle forze nemiche e catturato. Nonostante la tortura, rifiutò di tradire i suoi compagni e con coraggio disse: “preferisco morire piuttosto che tradire”. Al grido di “Viva l’Italia”, si avviò a testa alta verso la morte avvenuta sull’orlo di una fossa da lui stesso scavata. Era il 31 marzo del 1945, giorno in cui venne fucilato dai nazisti.

Per il suo atto di altamente eroico, Nicola Monaco è stato insignito della medaglia d’oro al valore militare. La sua memoria è stata onorata in molte occasioni, tra cui la nomina della Scuola Media Statale di Piaggine a suo nome, il recupero della sua casa natale e la realizzazione di una lapide commemorativa presso il cimitero di Sacco.

Un simbolo di coraggio e attaccamento alla patria

Oggi, a quasi 80 anni dalla sua morte, Nicola Monaco rimane un simbolo di coraggio e di amore per la patria. La sua vita, i suoi studi, la sua partecipazione alla lotta di liberazione e il suo sacrificio rimarranno per sempre nell’immaginario collettivo dei cilentani e di tutti gli italiani che vogliono onorare la memoria dei nostri caduti per la libertà e la democrazia.

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