Moriva oggi, lo scrittore Ernest Miller Hemingway. Ecco il suo legame con il Cilento

Hemingway non era solo uno scrittore di grande spessore letterario, ma anche un uomo che amava l'avventura e la scoperta

Angela Bonora

62 anni fa, il 2 luglio del 1961, il mondo piangeva la perdita di un grande scrittore, Ernest Miller Hemingway, scomparso a Ketchum, Idaho. La sua vita avventurosa e piena di slanci e cadute ha fornito l’ispirazione per molti dei suoi celebri libri, alcuni dei quali sono entrati a pieno titolo tra i classici della letteratura mondiale.

La storia

Fin dal 1926, quando esordì con il suo primo romanzo, Fiesta (noto anche come “Il sole sorge ancora”), dopo aver già pubblicato racconti e poesie, Hemingway conquistò la critica. I suoi romanzi successivi, come “Addio alle armi” (1929), “Morte nel pomeriggio” (1932) e “Per chi suona la campana” (1940), presentavano protagonisti in lotta con un destino tragico, destinati alla sconfitta, ma animati da un profondo desiderio di riscatto.

Ma fu con il suo capolavoro assoluto, “Il vecchio e il mare,” pubblicato nel 1952, che Hemingway raggiunse l’apice del successo. Quest’opera gli valse i massimi riconoscimenti per uno scrittore: il premio Pulitzer nel 1953 e, l’anno seguente, il premio Nobel per la Letteratura. Quest’ultimo gli venne attribuito “per la sua maestria nell’arte narrativa, dimostrata di recente con ‘Il vecchio e il mare’, e per l’influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo.”

Il suo nome è legato al Cilento e in particolare ad Acciaroli

Nonostante il suo straordinario talento, Hemingway non era solo uno scrittore di grande spessore letterario, ma anche un uomo che amava l’avventura e la scoperta. E proprio queste sue qualità lo portarono a scoprire nuove terre, tra cui il meraviglioso Cilento, nel 1951. Durante un viaggio con la sua quarta e ultima moglie, Mary, da Venezia a Napoli, Hemingway si fermò nella frazione costiera di Pollica e trascorse dei giorni di vacanza in questa affascinante località.

Legato indissolubilmente al Cilento, Hemingway lasciò un segno indelebile nella memoria di coloro che lo incontrarono. Si dice che abbia soggiornato al secondo piano dell’albergo “La Scogliera,” con il suo ristorante che si estendeva fin sulla spiaggia. Qui, tra lunghe passeggiate e conversazioni con i pescatori locali, Hemingway ascoltava storie di mare, annotandole sul suo immancabile taccuino.

Da queste storie nacque una leggenda che circonda ancora oggi il suo capolavoro “Il vecchio e il mare.” Il racconto inizia con la descrizione di un vecchio pescatore solitario, alla ricerca di un grande pesce da giorni ormai. Alcuni sostennero che ci fossero riferimenti al Cilento e ai pescatori del luogo in questa narrazione. Tuttavia, la tesi corretta è che il racconto sia ispirato al marinaio cubano Gregorio Fuentes.

Quindi, mentre Hemingway si immerse nelle storie del Cilento e trasse ispirazione dalle sue avventure e incontri, il suo genio narrativo lo portò a creare opere che continueranno ad affascinare e a influenzare le generazioni future. La sua vita avventurosa e il suo stile distintivo rimarranno per sempre parte integrante della letteratura mondiale, e il suo legame con il Cilento resterà un prezioso ricordo di un grande scrittore che ha lasciato il segno in tutto il mondo.

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