Monta da Lavoro Tradizionale: in Calabria tripudio capaccese

Christian Vitale
Monta da lavoro

Grande soddisfazione per il Ranch Santomauro, realtà capaccese che avvicina tanti giovani e non al mondo dell’equitazione ed in particolare a quello della monta da lavoro tradizionale.
Nei giorni scorsi, infatti, diversi tesserati hanno ben figurato in una tappa interregionale della disciplina, svolta a Cirò Marina in Calabria. Ottima prova, dunque, dei ragazzi guidati dagli istruttori Clara Santomauro, Ornella Basso, Canio Santomauro e dal collaboratore Giovanni Pierriello.

Giovani capaccesi in evidenza a Cirò Marina

A primeggiare sono stati Ivan Napoli, oro nella categoria Open, Francesco Cupo, oro nella categoria Senior, Giuseppe Caprio, oro nella categoria Debuttanti, oltre agli under 15, Nando Barlotti, Giulio Caprio, Lucia Petraglia e Nicole Franco i quali hanno ottenuto due ori un argento e un bronzo. Inoltre a vincere al debutto sono stati stati giovanissimi, intorno ai 10 anni, Miriam Maione, Carlomaria Vitolo, Martina Iannone e Miriam Rossi.

L’ottimo risultato è sottolineato dalla presenza, nella tappa di Cirò Marina, di team provenienti da Campania, Basilicata e Calabria Clara ora punta al futuro. Alle porte, ora, la Fiera Campanialleva a Benevento, dal 19 al 21 aprile, e l’appuntamento di Caserta, il 25 presso il centro I Tifatini per uno stage sulla monta da lavoro tradizionale. Poi il 12 maggio tappa in Campania ed il 16 giugno in Basilicata, presso il Centro Ciranna Horse’s.
Sullo sfondo, invece, a settembre il campionato italiano che si terrà in Umbria.

La monta da lavoro: quattro le prove di gara

La monta da lavoro è suddivisa su un totale di 4 prove. La prima si chiama addestramento e consiste nell’eseguire alcune figure, anche complesse, ovviamente montando il cavallo, in un rettangolo grande 40×20.
Poi c’è l’attitudine, una prova di abilità dove il binomio deve superare delle difficoltà seguendo alcuni criteri che sono alla base della riuscita di questa prova. Queste vengono giudicate da giudici.
Segue l’abilità cronometrata che consiste nell’affrontare alcune difficoltà nel minor tempo possibile, ed è una gara a tempo.
Chiude lo sbrancamento. La gara consiste nel prendere un vitello, numerati ed assegnato dal giudice, da portare dall’altra parte del campo e tenerlo fermo lì per 15 secondi sempre in sella al cavallo. Nelle quattro prove se il cavallo, come il cavaliere, non supera una prova viene squalificato da quella prova e, ovviamente, non porta punti alla squadra.

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