Medico aggredito in ospedale da un tossicodipendente. È successo al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vallo della Lucania

L'episodio nei giorni scorsi. Si ripropone il problema della sicurezza al pronto soccorso e della carenza di personale.

Ernesto Rocco
Aggressione al pronto soccorso del "San Luca"

Un episodio di violenza in corsia ha colpito un medico nel corso del suo turno al Pronto Soccorso dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. L’aggressore sarebbe stato un tossicodipendente residente ad Agropoli, in evidente crisi di astinenza, che si è presentato al nosocomio richiedendo una visita urgente, mostrando fin da subito un atteggiamento agitato.
Il medico di turno si è reso conto della situazione precaria e ha deciso di prendere precauzioni per proteggersi dalle intenzioni violente del paziente. Ha rimosso gli occhiali, consapevole del rischio di aggressione imminente.

Una situazione degenerata

Purtroppo, le paure del medico si sono avverate. La discussione con il paziente è degenerata rapidamente, culminando con un pugno al volto indirizzato al medico. Fortunatamente, il colpo di striscio la testa del medico, evitando un impatto diretto in faccia. Nonostante ciò, il camice bianco ha riportato una ferita che richiederà circa 30 giorni per la guarigione. “Più della ferita al volto, è il danno psicologico che mi fa più male“, ha affermato il medico, sottolineando l’aspetto emotivo dell’aggressione subita.

I colleghi del medico sono intervenuti prontamente per fermare il paziente in escandescenza e allontanarlo dal Pronto Soccorso. Il medico è stato sottoposto a radiografie e successivamente dimesso dopo la medicazione. Ora dovrà riposarsi per un mese intero.

Le criticità

L’episodio riporta all’attenzione le criticità dovute alla sicurezza degli ospedali e in particolare dei pronto soccorsi che la carenza di personale ha contribuito all’aumento della tensione al Pronto Soccorso, a causa delle file più lunghe e dei tempi di attesa dilatati.

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