Maxi sequestro per un imprenditore agricolo. Il provvedimento emesso dalla Procura Europea

Sequestro relativo ad un contributo di origine europea indebitamente percepito da un imprenditore agricolo.

Alessandra Bamonte
Guardia di Finanza

Maxi sequestro per un imprenditore agricolo salernitano. Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno a margine di una indagine coordinata dalla Procura Europea EPPO (European Public Prosecutor’s Office) – Ufficio di Napoli. Confische per un valore pari ad oltre 160 Mila euro, relativo ad un contributo di origine europea indebitamente percepito da un imprenditore agricolo.

Sequestri ad imprenditore agricolo: le indagini

Le indagini hanno riguardato le provvidenze concesse ad alcuni “agricoltori” della provincia salernitana, nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale Campania – c.d. “Progetto Integrato Giovani”.

Gli accertamenti hanno permesso di riscontrare, in prima battuta, varie anomalie nella documentazione presentata dall’impresa per l’ottenimento del contributo. Tra queste l’indicazione di una estensione di superfici, superiori a quelle effettive. Ciò al fine di aumentare la dimensione economica dell’azienda agricola, così da raggiungere e superare i requisiti minimi previsti dal bando.

Queste discordanze venivano confermate da specifici sopralluoghi eseguiti presso i fondi indicati. Qui veniva rilevata la presenza di un fabbricato “grezzo”, in stato di costruzione, dichiarato come deposito, ma a tutti gli effetti finalizzato alla realizzazione di una villa bifamiliare. I terreni circostanti, inoltre, erano adibiti a pascolo e con alberi di ulivo e querce anziché alla coltura di prodotti agricoli.

Il sequestro

Sulla base degli elementi probatori e in attesa di giudizio definitivo disposto il sequestro preventivo di beni pari ad un acconto già ottenuto pari a 163.031 euro.

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