Maxi operazione dei Carabinieri: 10 arresti nel Salernitano per detenzione e spaccio di droga

Dal GIP gravemente indiziati per essersi associati tra loro allo scopo di commettere più delitti relativi al trasporto, alla detenzione, alla vendita e alla cessione al dettaglio di cocaina, marijuana e hashish.

Redazione Infocilento
Carabinieri arresto

Associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Operazione dei Carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino nell’ambito di una attività investigativa, hanno dato esecuzione di un’ordinanza cautelare per 11 soggetti, uno dei quali condotto in carcere, gli altri agli arresti domiciliari.

L’operazione

Gli stessi sono stati ritenuti dal GIP gravemente indiziati per essersi associati tra loro allo scopo di commettere più delitti relativi al trasporto, alla detenzione, alla vendita e alla cessione al dettaglio di cocaina, marijuana e hashish.

Gli arresti

Gli ordini di custodia cautelare sono scattati per L.G. quale capo, A.D. quale organizzatore e promotore, C.C. fornitore e gli altri quali partecipi di un’associazione a delinquere che avvalendosi anche di armi e munizioni, controllavano e gestivano lo spaccio di stupefacenti a Baronissi, Pellezzano e Mercato San Severino.

Duplice operazione

Rinchiuso in carcere D.V, protagonista di un traffico di sostanze stupefacenti sgominato nella Valle dell’Irno, a seguito del duplice omicidio di Vincenzo Salvati e Aniello Califano. La misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri di Mercato San Severino, all’esito di un indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno e dalla Procura di Nocera Inferiore.

L’indagine è scaturita dal duplice omicidio di Salvati a Califano, commesso nell’ottobre 2020 da Vincenzo Ansalone, di Baronissi, al termine di una discussione nata a causa del mancato pagamento di una fornitura di cocaina, nel corso della quale Ansalone esplose sei colpi di pistola S&W calibro 357 Magnum attingendo mortalmente entrambe le vittime.

Ansalone, successivamente, è stato condannato in via definitiva anche per il connesso traffico di stupefacenti.

Dall’omicidio, avvenuto per la gestione delle piazze di spaccio nella Valle dell’Irno, sono scaturite indagini congiunte tra la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, che hanno portato a verificare i nuovi equilibri nella gestione delle piazze di spaccio. Accertando l’esistenza di nuove associazioni (subentrate a quella capeggiata da Salvati) finalizzate al traffico di stupefacenti e dei canali di spaccio ad esse connessi, scenari dai quali è emersa la posizione preminente di D.V, oggi in carcere

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