Mangia un boccone di mozzarella, muore soffocata 52enne salernitana

La tragedia si è consumata ieri pomeriggio. La donna è rimasta soffocata dalla mozzarella forse perché si trovava in posizione supina

Ernesto Rocco
Mozzarella di bufala Dop

Una donna di 52 anni è morta soffocata da un boccone di mozzarella mentre si trovava a letto in via Trento, nei pressi del Mc Donald’s. La vittima era immobilizzata a causa di un intervento all’anca e quando i soccorritori della Croce Bianca sono giunti sul posto, hanno cercato di intubarla nella speranza di salvarle la vita, ma purtroppo è stato tutto inutile.

Muore soffocata: la dinamica

Si suppone che la posizione supina della donna e un boccone troppo grande siano stati fatali. Il marito ha scoperto la tragedia quando è andato in camera da letto per controllare se avesse bisogno di qualcosa e ha chiamato immediatamente i soccorsi.

I dati

In Italia, ogni settimana muore almeno una persona per soffocamento a causa di un boccone andato storto, senza alcun limite di età: bambini, adulti ed anziani. Latticini e cibi con spine e ossicini, che spesso sono talmente piccoli da essere impercettibili, sono tra le principali cause di soffocamento.

Come comportarsi

Se non si è in grado di effettuare la manovra di Heimlich, l’ampio intervallo temporale che precede la chiamata al 118 fa in tutti i casi una pesantissima differenza sul piano prognostico, tra la vita e la morte, con fasi convulse di soccorso improvvisato “fai da te” che non solo non risolvono l’ostruzione ma la complicano ulteriormente.

Il consiglio dei medici è di non spostare il corpo tentando una inutile corsa in ospedale, ma di chiamare subito i soccorsi che possono anche fornire indicazioni su come intervenire prima del loro arrivo. Il telefono deve essere messo in modalità viva voce e rimanere in contatto con gli operatori durante tutto il tempo che precede l’arrivo dei soccorsi.

Questo non è un caso isolato: a novembre dello scorso anno, un uomo di 61 anni morì soffocato da un latticino mentre era a pranzo con il fratello a casa della mamma morta a Cetara. La dinamica è molto chiara, quindi non è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

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