M5S, Villani: “No a chiusura dei punti nascita di Sapri, Polla e Vallo della Lucania”

Appello della coordinatrice del Movimento 5 Stelle per la provincia di Salerno: “Governo e regione lavorino per una deroga al Decreto Balduzzi per scongiurarne la chiusura”.

Ernesto Rocco
Virginia Villani

Si continua a discutere della possibile chiusura dei punti nascita del Cilento e Vallo di Diano. Un rischio concreto sul quale interviene anche Virginia Villani, coordinatrice salernitana del Movimento 5 Stelle. “La sanità pubblica campana vive una crisi ormai cronica che risulta ancora più evidente nelle aree interne, dove è molto difficile poter ricevere cure adeguate, in particolare in casi di emergenza. La paventata chiusura dei punti nascita negli ospedali di Sapri, Polla e Vallo della Lucania rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme di un sistema sanitario che rischia di implodere. Il requisito minimo dei 400 parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcune aree interne del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro che, da anni, vivono già molte criticità logistiche e infrastrutturali”.

Le parole di Villani

L’eponente 5 Stelle sulla vicenda fa appello al Governo e alla Regione lavorino per una deroga al fine di modificare il decreto sul numero dei parti.

“La chiusura dei centri nascita, già scongiurata qualche anno fa grazie al nostro intervento – ricorda Villani – va assolutamente evitata anche stavolta, perché sarebbe un ulteriore motivo di isolamento e di disagio per le comunità di quelle zone della provincia di Salerno. Il decreto Balduzzi non mirava alla soppressione dei servizi, ma alla loro messa in sicurezza. La ratio era quella di organizzare i servizi al fine di renderli sicuri e non di eliminarli dalle aree interne che, in ogni caso, non potranno rispettare i parametri previsti per i centri urbani”.

La vicinanza alle comunità

Sono vicina – conclude Villani – ai cittadini e personalmente farò quanto in mio potere per cercare di mantenere attivi questi servizi e tutelare, ad ogni costo, il servizio sanitario nazionale, pubblico e disponibile per tutti”.

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