L’intelligenza artificiale a supporto dei giudici: ecco il nuovo progetto dell’Università di Salerno

Un innovativo progetto per smaltire gli arretrati e rispondere alle criticità di scopertura e sottodimensionamento degli organici del settore giudiziario.

Ernesto Rocco
Università di Salerno

Università di Salerno e Corte dell’Appello insieme per supportare il lavoro degli Uffici del Processo. È in programma per martedì 31 gennaio 2023 la presentazione del protitotipo realizzato nell’ambito del Progetto “StartUPP – Modelli, Sistemi e Competenze per l’implementazione dell’ufficio per il processo”.

Uffici del processo: l’iniziativa

Si tratta di un progetto per il miglioramento dell’Ufficio per il Processo. Esso vede in prima linea l’Università di Salerno in collaborazione con gli uffici giudiziari e gli ordini forensi del distretto di Corte d’appello di Salerno, in rete con le Università della Puglia e della Calabria e i rispettivi distretti giudiziari e Ordini degli avvocati. Si punta all’implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato e per definire approcci macro-organizzativi, micro-organizzativi e gestionali.

Avvalendosi delle competenze multidisciplinari dell’ateneo, è stato realizzato un prototipo, ovvero un ambiente di intelligenza artificiale, con un assistente virtuale personalizzato per i magistrati, per i giovani funzionari addetti agli uffici per il processo, per i Presidenti di Sezione.

Il commento

«Il prototipo sarà personalizzato per ciascuna tipologia professionale. Il metodo di lavoro utilizzato è di action research denominato TREE – chiarisce la Prof.ssa Paola Adinolfi coordinatore scientifico – Il prototipo che proponiamo servirà a supportare la mole di lavoro del Magistrato e promuovere l’utilizzo dei sistemi informatici esistenti, al massimo delle loro potenzialità. Possiamo sopperire all’emorragia delle skills professionali rendendo patrimonio dell’organizzazione le competenze. Favoriremo e diffonderemo “una cultura dell’organizzazione”. Questo prototipo racchiuderà tutte le innovazioni. La sperimentazione del modello base partirà subito dopo la presentazione».

Sarà un prototipo di intelligenza artificiale che non andrà a sostituire il lavoro del Giudice, ma sarà un supporto, coerente con la normativa europea. Il modello sviluppato servirà anche a rispondere alle criticità di scopertura e sottodimensionamento degli organici del settore giudiziario.

«Siamo molto felici, come ateneo, di aderire ad una simile progettualità. Grazie al Ministero della Giustizia, che ha finanziato il Progetto; al Magnifico Rettore Vincenzo Loia, che ha voluto scendere in campo al servizio del sistema giustizia e nominarmi responsabile scientifico; agli uffici giudiziari e gli ordini forensi del distretto Corte d’Appello di Salerno che hanno offerto una grande collaborazione; alla Program Manager, Prof.ssa Gabriella Piscopo, che coordina instancabilmente le attività; ai carissimi colleghi, accademici e amministrativi, che hanno entusiasticamente aderito all’iniziativa; alla meravigliosa squadra di assegnisti e borsisti che ci hanno supportato e ci supporteranno nel percorso di sperimentazione», conclude il Direttore Adinolfi.

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