Limitati i Tweet da poter leggere ogni giorno. Ecco la nuova “regola” di Twitter

L’annuncio di Musk ha fatto seguito al suo annuncio dopo diverse ore in cui gli utenti avevano segnalato problemi nell’utilizzo del social

Francesca Scola

Elon Musk, proprietario di Twitter ha annunciato la nuova stretta. Sarà possibile leggere un numero limitato di Tweet al giorno per ogni utente. Le limitazioni sono state annunciate direttamente da Musk a seguito di una serie di problemi riscontati dagli utenti nell’utilizzare il social durante la giornata di sabato primo luglio. Le informazioni in merito sono state sin da subito poco chiare. Il proprietario aveva affermato che sarebbe stato possibile per gli utenti verificati (quelli con la spunta blu) vedere fino a 6mila post al giorno, per gli utenti non verificati soltanto 600, inoltre, per quelli non verificati iscritti da poco (il lasso di tempo non è precisato) 300.

Le nuove regole da seguire

In poco tempo le condizioni sono cambiate e Musk, dopo aver cambiato idea, ha aumentato il numero di post visibili per gli utenti (10.000 per i verificati, 1.000 per i non verificati e 500 per i nuovi utenti non verificati).

Le limitazioni sembrano essere, però, soltanto temporanee poiché sono stati riscontrati alcuni problemi come: livelli estremi di scraping dei dati (tecnica di estrazione dei dati dai siti internet o dalle piattaforme, usata per comprendere il comportamento degli utenti) e manipolazione del sistema.

L’annuncio

Non è chiara la durata del problema né quella delle limitazioni. Al momento a chiunque raggiunga il limite di tweet visualizzabili con il proprio profilo compare un messaggio con questa dicitura: “Limite di frequenza superato: Aspetta qualche minuto e prova di nuovo”. L’annuncio di Musk ha fatto seguito al suo annuncio dopo diverse ore in cui gli utenti avevano segnalato problemi nell’utilizzo del social.

Altre restrizioni sono state, inoltre, introdotte nella visualizzazione dei contenuti di Twitter da parte degli utenti non iscritti, sia nella homepage, che è visibile anche senza aver effettuato l’accesso al proprio account, che nei contenuti incorporati nei siti esterni. Anche in merito a ciò la durata delle limitazioni è poco chiara.

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