L’Agropoli vince e convince. Tris alla Calpazio

Carmine Infante

Netta vittoria dell’Agropoli sul campo della Calpazio. La partita viene condizionata dalla nettissima espulsione di Di Genio al sesto minuto del primo tempo. L’Agropoli sciupa varie occasioni tra le quali un rigore con Corado, ma trova una netta vittoria grazia anche a una grande performance di Raucci, il quale ritrova un’ottima fase offensiva e la precisione del suo mancino. Degno di nota il ritorno al goal di Capozzoli su calcio di rigore.

Il primo tempo

Al minuto 1’ arriva il primo squillo Agropoli con Corado che mette a lato ben servito da una spizzata in area.

Clamoroso errore di Merola al minuto 6’. L’estremo difensore in uscita si fa scavalcare dal pallone, Onesto si trova solo a porta vuota, Di Genio lo atterra: calcio di rigore e rosso. Si presenta sul discetto Corado che clamorosamente alza troppo la Sfera e mette fuori.

Altra occasionissima per Gaita su cross di Raucci al decimo, il centrocampista appoggia a lato. Sannia viene servito da Onesto al minuto 20’, è attento Merola che blocca. Altra occasione di Corado su uscita incongrua di Merola, ma il 9 non riesce a insaccare.

Risponde la Calpazio con Rekik che dai 25 metri su punizione pennella una parabola che scheggia la traversa. Ancora Calpazio in avanti con Borsa che sgroppa ma non riesce a superare Romano. Corado al 35’, imbeccato da Lucarelli, fallisce ancora. La sblocca l’Agropoli all’ultimo respiro della prima frazione con Calvanese che non sbaglia sotto misura su corner di Raucci. Raddoppio Agropoli con Sannia che arriva a fari spenti su cross di Raucci, in pieno recupero.

La ripresa

L’Agropoli ribalta il fronte al minuto 11’ con Onesto che serve Raucci la sua bordata da ottima posizione è alta.

Minuto 32 calcio di rigore per l’Agropoli per tocco di mano sull’ennesimo cross di Raucci. Questa volta dagli undici metri va Capozzoli che incrocia il sinistro e fa 3 a 0. L’esecuzione è perfetta, Merola intuisce ma non può intervenire. La Calpazio ci prova nel finale con Margiotta, ma il mancino del capitano è largo.

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