La corsa a piedi nudi in montagna a Salvitelle in onore di San Sebastiano: forza ed emozioni

A gareggiare solo coloro nati o residenti a Salvitelle o che abbiano almeno un genitore originario del piccolo borgo del Tanagro

Federica Pistone
Salvitelle, la corsa a piedi nudi in montagna in onore di San Sebastiano

Si rivela sempre molto suggestiva la singolare gara podistica a piedi nudi che si svolge a Salvitelle in onore di San Sebastiano Martire. Questo erano 53 i podisti partiti dalla sommità del monte Serra San Giacomo per terminare la loro corsa nella chiesa madre del paese, nel centro del piccolo borgo, per baciare il piede del simulacro della statua di San Sebastiano Martire. Anche quest’anno, i podisti sono giunti al traguardo con le gambe ed i piedi ricoperti di rovi e ferite sanguinanti procurate dal percorso impervio in montagna. Per il terzo anno consecutivo, la suggestiva corsa podistica, è stata aggiudicata da Pietro Caruso che in sei minuti ha compiuto il percorso per arrivare a baciare il piede di San Sebastiano Martire.

Un evento emozionante

A gareggiare solo coloro nati o residenti a Salvitelle o che abbiano almeno un genitore originario del piccolo borgo del Tanagro. Un evento atteso e molto seguito che regala tante emozioni.
Una particolarità dell’evento è che al termine della gara podistica i partecipanti disinfettano le ferite procurate dal percorso impervio con il vino rosso. Immergono piedi e gambe in tinozze piene di vino rigorosamente paesano.

Tra tradizione e solennità

Infine i festeggiamenti in onore di San Sebastiano si concludono con una particolare gara di lotta greco-romana cui partecipano per lo più quanti hanno gareggiato alla corsa podistica.

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