Interrogazione al Ministero dell’Ambiente per i lavori sulla strada del Mingardo, ecco i dettagli

Secondo quanto denunciato da Scotto e Di Biase, sono state fatte brillare parti di falesia dopo molte settimane in cui l'intero costone è stato demolito anche attraverso l'azione di mezzi meccanici

Redazione Infocilento
Strada del Mingardo

Il deputato Arturo Scotto e la deputata Michela Di Biase hanno presentato un’interrogazione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per chiedere spiegazioni riguardo agli interventi in corso lungo la costa del Mingardo per la messa in sicurezza della Mingardina tra Marina di Camerota e Palinuro.

La polemica

In particolare, i due politici hanno sollevato il problema delle demolizioni della falesia autorizzate dal Comune di Camerota in un’area di grande pregio ambientale e paesaggistico sulla spiaggia del Mingardo, che fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e che è un sito di interesse comunitario (SIC) e un patrimonio dell’UNESCO.

Secondo quanto denunciato da Scotto e Di Biase, sono state fatte brillare parti di falesia dopo molte settimane in cui l’intero costone è stato demolito anche attraverso l’azione di mezzi meccanici, causando gravi danni al paesaggio e impedendo alla popolazione di utilizzare il tratto di strada provinciale 562 tra Cala Ficnocchiara e la Spiaggia della Vela da due mesi.

La risposta

In risposta all’interrogazione dei due deputati, la Divisione III – Strategie della Biodiversità del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha confermato che l’area in questione è inserita sia all’interno del Parco Nazionale del Cilento che nella ZSC IT8050041 “Scoglio del Mingardo e spiaggia di Cala del Cefalo”. Inoltre, ha evidenziato come la realizzazione di questi interventi potrebbe provocare interferenze e impatti in grado di generare possibili danni ambientali.

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