Incidenti sul lavoro: quanto ti senti sicuro sul posto di lavoro?

Aumentano le morti e diminuiscono le tutele? La parola agli utenti

Chiara Esposito
Sicurezza lavoro

Quella di Brandizzo è l’ultima di una serie di tragedie alle quali non riusciremo mai a dare una spiegazione. 450 sono le morti sul lavoro nel nostro Paese nei primi sei mesi del 2023, quasi più di due al giorno, 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022. La differenza nei dati tra il primo semestre del 2022 e quello del 2023 riflette una diminuzione significativa nei casi denunciati sia tra le donne, con una diminuzione del 35,6% (passando da 165.055 a 106.305 casi), che tra gli uomini, con una diminuzione del 12,4% (da 217.233 a 190.360 casi).

Le cause

La stanchezza e la mancanza di concentrazione causate dalle alte temperature rappresentano le principali ragioni di incidenti. Le categorie più vulnerabili includono lavoratori all’aperto come giardinieri, operai edili e addetti alla manutenzione delle strade.

L’incidente tragico che ha portato alla morte di cinque operai travolti da un treno sulla linea ferroviaria Torino-Milano è una tragedia inaccettabile. Questo drammatico evento solleva ulteriormente la questione della sicurezza sul lavoro, evidenziando la sua importanza come un’emergenza critica per il nostro paese in termini di priorità democratiche. La necessità di migliorare le condizioni di lavoro e garantire la protezione dei lavoratori diventa sempre più urgente e cruciale per prevenire tragedie simili in futuro.

I risultati del sondaggio

Abbiamo sottoposto questo tema delicato ai nostri utenti attraverso il nostro consueto sondaggio social. Alla domanda “Quanto ti senti sicuro sul posto di lavoro?” il 36% ha affermato di sentirsi tutelato, per il 34% invece, non esiste sicurezza mentre il 30% si sente sempre in pericolo. Ci sono poi arrivate alcune testimonianze che ci sentiamo di riportare, come quella di Giuseppe che scrive: “Faccio lo stesso lavoro dei 5 operai morti nel torinese, ho 25 anni e vivo in Calabria dove la situazione è sempre “diversa e più difficile” rispetto a quelle solite. Mi sento sicuro quando lavoro perché non ci penso, però quando accadono queste tragedie ti senti piccolo e vincibile difronte al destino”.

Valentino invece dice, “Mi sento sicuro in egual misura quando sono al bar, in autostrada, mentre attraverso le strisce pedonali. In percentuale le ore trascorse a lavoro sono sicuramente di più rispetto a quelle degli svaghi settimanali, e l’unica salvezza è quella di usare la massima attenzione. Usare la testa, senza distrarsi riducendo anche le ore di lavoro, evitando lo stress”.

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