Incentivi per l’energia rinnovabile, scoperto danno erariale da oltre 800mila euro: nel mirino società salernitana

Il sistema adottato dalla società per l'incentivazione del fotovoltaico, noto come "Feed-in premium", riconosce al titolare dell'impianto a fonte rinnovabile un premio per la durata di 20 anni sul prezzo dell'energia elettrica prodotta

Redazione Infocilento
Guardia di finanza

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro conservativo “ante causam” nei confronti di una società salernitana operante nel settore dei trasporti, e del suo amministratore unico pro tempore, per un valore complessivo di oltre 800.000 euro.

L’operazione è stata eseguita in seguito ad indagini, condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Salerno sotto la direzione della Procura Regionale per la Campania – Corte dei Conti, riguardanti illeciti legati alla produzione di energia elettrica da fonti alternative.

L’operazione

In particolare, la società incassava contributi previsti per promuovere lo sviluppo di tecnologie energetiche innovative e sostenibili, non spettanti. Dalle indagini è emerso che la società aveva fatto artificiosamente risultare di origine fotovoltaica un’energia derivante, in realtà, da fonti tradizionali diverse. Ciò ha consentito alla ditta di aggiudicarsi indebitamente un finanziamento per oltre 800.000 euro ai danni del Gestore per i servizi energetici (G.S.E.).

Grazie alla ricostruzione puntuale del funzionamento dell’impianto sin dal momento della sua installazione, i militari hanno smascherato il meccanismo fraudolento, accertando un surplus di produzione rispetto ai quantitativi effettivamente riconducibili alla fonte alternativa.

Ecco come operava la società

Il sistema adottato dalla società per l’incentivazione del fotovoltaico, noto come “Feed-in premium”, riconosce al titolare dell’impianto a fonte rinnovabile un premio per la durata di 20 anni sul prezzo dell’energia elettrica prodotta, a prescindere dalla modalità d’impiego (e quindi o immessa in rete o auto-consumata nell’immediato).

Il decreto di sequestro conservativo è stato confermato in sede cautelare con ordinanza del Giudice designato. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno sta proseguendo le indagini per accertare eventuali responsabilità penali nella vicenda.

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