In memoria di Carmine Di Matteo la famiglia dona un defibrillatore al Comune di Altavilla Silentina

“Grazie a quest’ultima donazione, anche la scuola di Cerrelli diventa più sicura e pronta a fronteggiare un evento tanto diffuso quanto devastante che necessita di azioni di soccorso immediate come l'infarto"

Alessandra Pazzanese

La famiglia di Carmine Di Matteo, strappato alla vita a soli cinquantadue anni a causa di un infarto fulminante, per onorarne la memoria e per rendere un servizio alla comunità, ha donato al comune di Altavilla Silentina un defibrillatore che è stato posizionato dinanzi alle scuole della frazione Cerrelli. “Era il 1° giugno del 2021 quando la comunità di Altavilla Silentina fu sconvolta dalla tragica notizia della scomparsa di Carmine, venuto a mancare mentre era intento a svolgere dei lavori in campagna. Oggi la sua famiglia ha voluto fare un dono importante alla comunità in suo ricordo e noi ringraziamo il suo papà Giuseppe, la mamma Carina, le sorelle Milena e Virginia, la fidanzata Donatella e tutti i familiari. Altavilla oggi può contare su sei defibrillatori tutti posti in luoghi strategici” ha affermato il sindaco Francesco Cembalo.

Altavilla, Comune cardio protetto

Gli altri cinque defibrillatori sono stati installati nel comune grazie alla generosità dell’associazione La Panchina di Albanella che, in ricordo del piccolo Vito Volonnino, venuto a mancare a soli cinque anni in seguito ad un improvviso arresto cardiocircolatorio che lo colpì mentre si trovava in palestra con altri bambini, ogni anno si pone l’obiettivo di cardio proteggere un comune diverso.

Il commento

“Grazie a quest’ultima donazione, anche la scuola di Cerrelli, come l’area limitrofa ad essa, diventa più sicura e pronta a fronteggiare un evento tanto diffuso quanto devastante che necessita di azioni di soccorso immediate, come l’infarto. Tutti i defibrillatori sono protetti contro furti o danneggiamenti e videosorvegliati. Ai cittadini chiediamo di essere comunque sentinelle verso un oggetto così prezioso perché vitale per salvare la vita di una persona” ha concluso il primo cittadino ricordando che sia la storia di Carmine, sia quella di Vito insegnano che non c’è limite di età dinanzi al rischio di infarto e sottolineando il valore del dono che trasforma una tragedia in un momento di condivisione e vicinanza.

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