“Il ritorno della Tares 2013 a Sala Consilina”. La denuncia dell’associazione “Schierarsi”

Ecco le dichiarazioni dell'Associazione Schierarsi

Federica Pistone

“Il ritorno della Tares del 2013”. Comincia così il documento dell’Associazione Schierarsi sezione Vallo di Diano-Cilento in merito a quanto sta accadendo in questi giorni nel comune amministrato dal sindaco Francesco Cavallone.

I fatti

I fatti risalgono al lontano 2013, ricorda l’associazione con una nota stampa, quando, a fine anno, pervenne ai cittadini ed ai titolari di attività economiche un avviso relativo al pagamento del Tributo comunale sui rifiuti Anno 2013. In tale avviso si comunicava che il Comune di Sala Consilina, con delibera di C.C. n. 21 dell’ 11/10/2013, aveva fissato il pagamento della Tares 2013 in 3 rate (2 di acconto e 1 a saldo) con scadenza il 30/11/2013, il 30/12/2013 ed il 30/01/2014. Si precisava che per l’ultima rata a saldo sarebbe seguita un’ulteriore comunicazione con la quantificazione del dovuto. L’avviso relativo alla terza rata a saldo tardò ad arrivare e giunse immediatamente dopo le elezioni amministrative di maggio, con scadenza 30/06/2014, provocando una vera e propria sommossa popolare per le ingenti somme da pagare sia da parte delle utenze domestiche, ovvero abitazioni e pertinenze, sia da parte delle utenze non domestiche, ossia le attività economiche. Oggi, quei fatti, ritornano, continua il documento. Da numerosi cittadini e titolari di attività economiche è pervenuta alla Piazza- Schierarsi Cilento-Vallo di Diano la segnalazione di aver ricevuto in questi giorni la richiesta di pagamento della esosa terza rata relativa alla TARES 2013, ulteriormente lievitata e con preavviso di fermo amministrativo. La Piazza Schierarsi Cilento-Vallo di Diano, a tutela dei cittadini, ha voluto ripercorrere gli eventi, ricordando che al Sindaco di Sala Consilina all’epoca venne chiesta l’immediata sospensione di pagamento della terza rata per difformità dei coefficienti applicati rispetto a quelli previsti dalla legge e per errori di calcolo, con conseguenti maggiorazioni degli importi richiesti ai contribuenti. Il Sindaco rispose che i coefficienti applicati scaturivano da una scelta politica, nonostante il Regolamento TARES del Comune di Sala Consilina all’art. 1 facesse espresso richiamo al d.p.r. 158/1999 che stabiliva i coefficienti per area geografica. Peraltro, sottolinea Schierarsi, le scelte politiche di un’Amministrazione dovrebbero essere sempre fatte a favore dei cittadini e non con un aggravio economico per i medesimi”.

Dopo 10 anni

Un problema, quindi, che sembra ripresentarsi dopo dieci anni. Da qui la domanda de “La Piazza Cilento – Vallo di Diano”, “all’Amministrazione comunale ed al Funzionario Responsabile Dott. Giuseppe Spolzino” sul perché i cittadini di Sala Consilina dovrebbero pagare al Comune “un servizio in misura maggiore di quanto dovuto, addirittura con aggravio di spese e con un eventuale danno nello svolgimento delle loro attività lavorative e commerciali, oltreché nella quotidianità familiare e personale, attraverso il non giustificato fermo amministrativo dei propri mezzi di locomozione? Resteremo vigili e determinati – conclude la Piazza – su questa vicenda che riteniamo iniqua ed altamente lesiva degli interessi dei cittadini e delle attività che compongono la sempre più asfittica economia di Sala Consilina”.

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