I cetacei del mare del Cilento: una guida per presentare i risultati di una ricerca

Ernesto Rocco
Villa Matarazzo

Il prossimo sabato 7 ottobre si terrà la presentazione della Guida Naturalistica di campo ai cetacei delle acque costiere del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L’appuntamento è alle ore 16 presso Villa Matarazzo, a Santa Maria di Castellabate. Il volume riporta i risultati di una ricerca condotta sui Cetacei delle acque costiere del Parco.

I cetacei del Parco del Cilento, la guida

I Cetacei noti sino ad oggi per le acque del Cilento sono cinque specie alle quali si aggiungono due specie note solo per il Golfo di Salerno. E precisamente una specie di Mysticeti, la Balenottera comune Balaenoptera physalus (famiglia Balaenopteridae) e quattro specie di Odontoceti: il Capodoglio Physeter microcephalus (Famiglia Physeteridae) e tre specie della famiglia Delphinidae: il Delfino comune Delphinus delphis, il Tursiope Tursiops truncatus , Stenella striata Stenella coeruleoalba e il Grampo Grampus griseus. Le altre due specie di cui è noto un solo record per il Golfo di Salerno: the long-finned pilot whale Globicephala melas (Traill, 1809) and the Common Minke whale Balaenoptera acutorostrata Lacépède, 1804 (Mysticeti: Balaenopteridae). La prima specie è documentata esclusivamente da datibibliografici e museali. La seconda specie è considerata “irregolare” nel Mar Mediterraneo. In totale le sette specie note nella zona di indagine rappresentano circa il 70% della cetofauna stimata della Regione Campania (10 specie) e circa il 43% di quella italiana (16 specie: Otto regolari, quattro “irregolari “e quattro occasionali).

La presentazione

Il volume è stato promosso e finanziato dall’Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con il patrocinio del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Alla presentazione, oltre a rappresentanti delle istituzioni, saranno presenti esperti del settore. Sarà inoltre presentato il nuovo allestimento museale dedicato al rarissimo esemplare di cogia spiaggiato sulle coste del Parco, ad Agropoli.

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