Frode nel settore del commercio all’ingrosso di carni fresche macellate: maxi sequestro di beni da 11 milioni di euro

Il meccanismo fraudolento consisteva nell'emissione di fatture di vendita e acquisto false, allo scopo di evadere il pagamento dell'IVA

Roberta Foccillo

La Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni nei confronti di cinque aziende specializzate nella vendita di carni.

Ecco l’operazione

L’operazione delle Fiamme Gialle è stata scatenata da indagini mirate a contrastare le frodi nel commercio di alimenti. In particolare, è emerso che una società operante nel settore della vendita di carne, pur avendo acquistato prodotti destinati al mercato italiano da aziende con sede in altri Paesi dell’Unione Europea, aveva omesso di presentare le dichiarazioni fiscali richieste.

Approfondendo ulteriormente le indagini e analizzando le movimentazioni bancarie, gli investigatori hanno scoperto l’esistenza di altre imprese coinvolte in un elaborato schema di frode.

Sequestrati beni per 11 milioni di euro

Il meccanismo fraudolento consisteva nell’emissione di fatture di vendita e acquisto false, allo scopo di evadere il pagamento dell’IVA che, di fatto, non veniva mai versata nelle casse dell’Erario. Questa pratica illecita è stata messa in atto da cinque soggetti, i quali gestivano aziende create appositamente per facilitare e favorire l’evasione fiscale, causando un danno complessivo stimato in oltre 11 milioni di euro.

Alla luce delle evidenze emerse, i finanzieri hanno proceduto con un’ordinanza di interdizione all’esercizio dell’attività imprenditoriale nei confronti dei soggetti indagati. Inoltre, è stato eseguito un sequestro preventivo delle somme di denaro presenti sui conti delle società coinvolte e dei beni posseduti dagli stessi, fino al raggiungimento del valore complessivo dell’imposta evasa. Questa azione mira non solo a punire gli autori della frode, ma anche a ripristinare la giustizia fiscale e a tutelare gli interessi dell’Erario.

L’operazione condotta oggi dalla Guardia di Finanza rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la frode nel commercio alimentare, garantendo trasparenza e correttezza nelle transazioni economiche. Il sequestro di beni per un valore così significativo dimostra la fermezza delle autorità nel contrastare tali illeciti e invia un chiaro segnale a chiunque tenti di sottrarsi alle proprie responsabilità fiscali.

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