Frode nel settore dei carburanti, 41 indagati. C’è anche un salernitano

Smantellata organizzazione criminale transnazionale dedita alla frode nel settore dei carburanti. Eseguite 6 misure cautelari personali e disposto il sequestro di beni per oltre 3,2 milioni di euro a carico di 41 indagati.

Alessandra Bamonte
Frode carburanti

Maxi operazione dei Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trento. Le fiamme gialle sono state coadiuvate dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e da numerosi Reparti territoriali del Corpo sul territorio nazionale, l’organo di cooperazione giudiziario europeo EUROJUST e l’Agenzia EUROPOL. I militari hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza che ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali dell’obbligo di dimora nei confronti di 6 soggetti ed il sequestro di beni per 3,2 milioni di euro.

Le Indagini sulla frode nel settore carburanti

Le indagini hanno coinvolto anche un imprenditore salernitano del settore delle distribuzione e sono scaturite a seguito del controllo presso lo scalo internodale di Trento di un autoarticolato proveniente dalla Germania, condotto da un cittadino lettone, diretto in Provincia di Foggia. Questo trasportava formalmente 26.000 litri di olio lubrificante, rivelatosi, a seguito di specifiche analisi, gasolio per autotrazione.

Le Fiamme Gialle hanno ricostruito 204 episodi di illecita importazione e ricostruito un totale di 5 milioni di litri di prodotto petrolifero illecitamente introdotto sul territorio nazionale, nel periodo 2021-2022.

Al vertice dell’associazione per delinquere, composta da 5 indagati, ci sarebbe un cittadino lituano residente in Germania, che insieme ad un connazionale gestore di una ditta di autotrasporto, riforniva il prodotto energetico a tre sodali che, in provincia di Foggia, rivestivano il ruolo di grossisti.

Il traffico di carburante

Il carburante proveniente dalla Germania veniva trasportato all’interno di “cubotti” di plastica, a loro volta caricati su automezzi pesanti di nazionalità lettone o lituana.
Al fine di eludere eventuali controlli, tale cessione nazionale veniva scortata da documentazione fiscale artefatta – c.d. E-DAS attestanti fittiziamente l’avvenuto pagamento delle accise – emessa da due società con sede in provincia di Napoli e Foggia.

Le misure cautelari

L’esecuzione del provvedimento dell’autorità giudiziaria, avvenuta nelle province di Bari, Foggia, Barletta-Andria-Trani, Napoli, Avellino e Salerno nonché in territorio estero (Lituania, Lettonia), ha consentito di sequestrare agli indagati i saldi attivi dei conti correnti, beni immobili di pregio, auto di lusso, per un valore corrispondente al profitto del reato e di cautelare. Inoltre sequestrati un distributore di carburante, un sito di stoccaggio clandestino e n. 48 automezzi (motrice e rimorchio) per un valore complessivo pari a circa 3,2 milioni di euro.

Nel corso dell’indagine, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, oltre 50 mila litri di carburante, sottoposto a sequestro nel corso dei controlli su strada, sono stati destinati ai Vigili del Fuoco di Trento ed utilizzati per rifornire i mezzi di soccorso.

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