Fonderie Pisano a Buccino, sindaci dicono “no”. Palmieri: «Ecco perché non aderirò all’iniziativa»

“Prima votano e applaudono De Luca e poi presentano le osservazioni di contrarietà alla delocalizzazione voluta dal Pd. I sindaci si dimettano dal Pd”

Ernesto Rocco
Pino Palmieri

«I sindaci del Pd degli Alburni, prima votano e applaudono il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in visita nelle aree interne del salernitano e primo sostenitore della scelta di realizzazione del progetto di delocalizzazione delle Fonderie Pisano nella zona industriale di Buccino e ora, chiedono aiuto al territorio per firmare le osservazioni alla Regione Campania di contrarietà alla delocalizzazione delle Fonderie Pisano a Buccino». A parlare il sindaco del comune di Roscigno e coordinatore di Forza Italia per l’area Alburni e Valle del Calore, Pino Palmieri. 

Il documento dei sindaci

Il riferimento è all’iniziativa degli Amministratori della Comunità Montana Alburni che nelle scorse ore si sono fatti promotori e firmatari di un documento di osservazioni da presentare alla Regione Campania come contrarietà ambientale all’insediamento delle fonderie Pisano a Buccino.

La scelta di Palmieri

«Io non firmerò il documento – annuncia il coordinatore di Forza Italia, Pino Palmieri. – È un paradosso  come in una terra dove il primo sostenitore del processo di delocalizzazione nella zona industriale di Buccino delle fonderie Pisano di Salerno, sia Vincenzo De Luca e dove i sindaci, invece che porre all’attenzione del governatore la loro contrarietà nell’ambito di tutti gli eventi che hanno visto la presenza del Governatore della Campania nella zona a sud del salernitano, gli hanno invece reso elogi e applausi, salvo accorgersi ora di voler presentare al settore ambiente della Regione Campania, una nota tecnica di osservazioni di contrarietà a tale insediamento industriali».

«I sindaci degli Alburni – chiosa – se davvero sono contrari a questa delocalizzazione che è stata prima di tutto una scelta avallata dal Governatore del Pd, facciano un atto di coraggio e protesta politico: consegnino le tessere del partito e decidano se essere Mister Hyde o il dottor Jekyll».

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