Abuso d’ufficio in concorso con la moglie: chiesto rinvio a giudizio per ex funzionario comunale di Agropoli

Accusato di aver sottoscritto una convenzione per l'affidamento della gestione di una struttura pubblica all'associazione presieduta dalla moglie

Ernesto Rocco
Assegnò la gestione di una struttura pubblica alla moglie: funzionario rinviato a giudizio

Per un ex funzionario del Comune di Agropoli è stato chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio in concorso con la moglie. Il pubblico ministero Antonio Pizzi ha contestato all’uomo di aver sottoscritto delle convenzioni con un’associazione presieduta dalla moglie per l’affidamento del Palagreen, un impianto sportivo comunale.

Le accuse

Secondo la Procura, l’ex funzionario, in qualità di responsabile della gestione degli impianti sportivi comunali, avrebbe dovuto astenersi dal sottoscrivere le convenzioni in presenza di un conflitto d’interessi, dato che l’associazione sportiva era presieduta dalla moglie.

Le convenzioni, per gli anni 2019 e 2020, avrebbero “cagionato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale in favore della moglie di tipo ordinario e continuativo, con danno per le altre società sportive interessate alla gestione dell’impianto”.

L’esposto della Volley Academy Cilento

A portare alla luce il caso è stata la società Volley Academy Cilento, che nel 2022 aveva presentato un esposto alla Procura dopo aver invano richiesto al Comune l’autorizzazione all’utilizzo degli impianti sportivi.

Le proteste delle atlete e l’intervento del sindaco

Prive di uno spazio dove allenarsi, le atlete della Volley Academy Cilento avevano organizzato un sit-in di protesta dinanzi agli uffici comunali. Solo dopo questa iniziativa il sindaco Roberto Mutalipassi ha incontrato la società, impegnandosi a concedere uno spazio per gli allenamenti.

Tuttavia i funzionari comunali hanno poi garantito solo 4 ore settimanali all’associazione sportiva presso il Palagreen, motivando la decisione con la priorità di una concessione stipulata tra l’Ente comunale e un’altra società di volley, presieduta proprio dalla moglie dell’ex funzionario.

Le lacune nella documentazione e l’intervento della magistratura

Le richieste di ulteriori chiarimenti da parte della Volley Academy Cilento sono rimaste inevase e la documentazione acquisita tramite accesso agli atti è apparsa “lacunosa“. Secondo quando indicato nell’esposto presentato dal legale della società, l’avvocato Marco Nigro, la convenzione con l’associazione della moglie dell’ex funzionario non sarebbe conforme agli standard tipici di un atto pubblico, mancando di intestazione dell’Ente, timbro dell’ufficio, numero di protocollo e “qualsivoglia elemento che gli conferisca autenticità”. Inoltre, la convenzione farebbe riferimento a precedenti atti di cui la Volley Academy non è riuscita ad entrare in possesso. Contestato anche l’iter amministrativo seguito.

Preoccupazioni per la gestione degli impianti sportivi comunali

Alla luce di queste criticità, la Volley Academy Cilento ha deciso di chiedere l’intervento della magistratura. Ora l’ex funzionario e la moglie dovranno comparire innanzi al Gup che valuterà le richieste del Pm.

“Nel rispetto delle persone coinvolte e dei rispettivi ruoli, la presunzione di innocenza impone di essere sempre prudenti anche di fronte ad un compendio investigativo chiaro e lampante. Tuttavia, al netto di qualsivoglia valutazione circa le responsabilità penali, da questa indagine emerge comunque una modalità di gestione degli impianti sportivi cittadini preoccupante e con diverse criticità”, ha sottolineato l’avvocato Nigro.

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