Ex Cirio: a Paestum avviati i lavori di riqualificazione. Ecco cosa diventerà

Ernesto Rocco
Fabbrica Ex Cirio

Il via è stato dato agli interventi di riqualificazione per la fabbrica ex “Cirio” di Paestum, un progetto ambizioso che trasformerà l’area in un nuovo polo culturale. L’iniziativa comprende il restauro e il riallestimento del museo del santuario di Santa Venera e dell’ex stabilimento Cirio, nonché la creazione di una nuova porta di accesso al parco e al museo archeologico di Paestum.

I lavori e la tempistica

Le imprese responsabili dell’esecuzione dei lavori sono Conpat Scarl, Dibiga e Rizzo Costruzioni, un team di esperti dedicato a portare a termine questa sfida di rinnovamento che garantirà un nuovo ingresso sud all’area archeologica.

Il 26 ottobre scorso è stata formalizzata la consegna dei lavori. Avranno una durata complessiva di tre anni. Durante questo periodo, la fabbrica ex “Cirio” si trasformerà radicalmente

La mission

I principali interventi previsti includono il restauro e la riqualificazione architettonica e funzionale dell’intero complesso ex Cirio, preservando gli spazi e gli elementi di pregio legati all’archeologia industriale. Saranno inoltre integrati nuovi impianti, migliorati i percorsi interni e ottimizzati gli spazi interni per diverse destinazioni d’uso.

Il progetto prevede la definizione di aree funzionali come accoglienza, bookshop, sala conferenze, ristorazione, area espositiva e multimediale, laboratori didattici interdisciplinari, sale mostre sulla dieta mediterranea, depositi archeologici visitabili e uffici. Inoltre, si concentrerà sul consolidamento e il restauro delle strutture archeologiche, la creazione di campi per colture mediterranee e garantirà completa accessibilità sia al complesso ex Cirio che alle aree archeologiche del Santuario di Santa Venera.

I costi

L’appalto per questo ambizioso progetto ha un valore di 14 milioni di euro, finanziato dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. Da una fabbrica di pomodori, l’ex Cirio si prepara a diventare un nuovo polo culturale, contribuendo a rafforzare l’attrattiva di Paestum per i visitatori, che avranno ora un motivo in più per esplorare questa ricca zona storica.

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