Esplosione di botti e petardi ad Agropoli, Santosuosso: serve ordinanza

Appello a firmare un'ordinanza che disciplini l'accensione di fuochi d'artificio, mortaletti e petardi

Ernesto Rocco
Fuochi d'artificio

Capita, talvolta, di svegliarsi nel cuore della notte a causa dell’improvvisa esplosione di fuochi pirotecnici, accesi per festeggiare eventi o ricorrenze. Un problema più volte segnalato dai cittadini che chiedono interventi in merito. Nell’ultimo consiglio comunale la questione è stata affrontata anche dal consigliere Gerardo Santosuosso, il quale ha chiesto lumi all’amministrazione comunale.

Esplosione di botti, l’intervento del consigliere Santosuosso

Il problema si avverte tutt’oggi e per questo Santosuosso continua a tenere alta l’attenzione al problema, riproponendo quanto già evidenziato nella sua interrogazione.

Il consigliere di minoranza punta il dito non soltanto per il distubo alla quiete che determina lo scoppio di petardi e mortaletti o di veri e propri fuochi artificiali, ma anche sull’inquinamento determinato «dall’emissione di particolato fine e composti altamente pericolosi, tra cui metallo bario e perclorato d’ammonio».

Non solo: «L’entità del rumore rappresenta un grave rischio anche per gli animali domestici – prosegue Santosuosso – soprattutto per i cani poiché percepiscono lo scoppio dei fuochi in modo molto più forte rispetto a noi». Tutto ciò accade nonostante il codice penale prevede una specifica fattispecie di reato per chi provvede ad «accensioni ed esplosioni pericolose».

I precedenti

In passato altri comuni, vedi Capaccio Paestum, hanno adottato ordinanze specifiche per evitare «questa abitudine poco ortodossa, con una sanzione da mille a seimila euro per chi spara fuochi d’artificio», sottolinea Santosuosso.

Di qui il nuovo appello, già proposto in consiglio comunale, a firmare un’ordinanza che vieti tali comportamenti.

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