Esercito a scuola ad Agropoli, Mir: «Episodio sconcertante»

Ernesto Rocco
Liceo Gatto Agropoli

«Un episodio sconcertante». Così il Mir, Movimento Internazionale della Riconciliazione descrive quanto accaduto nei giorni scorsi al liceo Gatto di Agropoli.
Lo scorso 26 settembre, infatti, il reggimento Artiglieria Terrestre Pasubio ha partecipato alla Cerimonia dell’Alzabandiera collettiva prima dell’ingresso a scuola. Un evento finalizzato a promuovere i valori che l’Esercito e i militari rappresentano per i giovani.

Le contestazioni del Mir

Ermete Ferraro, Presidente del Mir Italia e referente della Sede di Napoli, ha inviato una nota alla Dirigente Scolastica contestandole l’inaugurazione «in stile caserma del nuovo anno scolastico».

«Ci ha spiacevolmente colpito la retorica cerimonia d’inaugurazione del Liceo “Alfonso Gatto” chea conferma di questa preoccupante tendenza all’infiltrazione delle Forze Armate nel mondo della scuola e dell’universitàera dichiaratamente “finalizzata a promuovere i valori che l’Esercito e i militari rappresentano per i giovani”, aggiungendo che “nell’area esterna di pertinenza scolastica della sede centrale, sarà allestito uno stand, dove gli studenti e le studentesse delle classi quinte possono, dopo la cerimonia, avere informazioni sulle opportunità lavorative offerte dall’Esercito ai giovani» ha scritto Ferraro, aggiungendo che «in una scuola superiore della Repubblica che costituzionalmente “ripudia la guerra” i valori formativi dovrebbero essere ben altri rispetto a quelli che s’inculcano nelle caserme, e comandanti di reggimento, cappellani militari e militari dei reparti di artiglieria non dovrebbero fungere da riferimenti per i giovani.»

«Nell’ottica di un dialogo costruttivo e non violento», comunque, il Presidente del Mir si è reso disponibile ad incontrare Dirigente e Docenti di quel Liceo, per chiarire quanto da decenni i movimenti per la pace propongono per formare gli studenti alla risoluzione alternativa – civile, disarmata e nonviolenta – dei conflitti bellici e per la riconversione pacifica ed ecologica del complesso militare-industriale.

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